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Itinerari
Itinerario dei sapori e delle tradizioni in Casentino

Luoghi ricchi di storia, leggende ed eccellenze gastronomiche

Percorrendo l’ampia vallata del Casentino, si può intraprendere un suggestivo itinerario del gusto che tocca i punti più interessanti di questo affascinante territorio, vasto anfiteatro naturale delimitato dalla dorsale del Pratomagno, dal Monte Falterona, dall’Alpe di Catenaria.

1.
Tappa 1
Da Rassina al borgo di Talla

Iniziando il viaggio da sud, dopo avere percorso la SR71 sino a Rassina, si devia a sinistra in direzione della Pieve di Socana, prima sosta d’obbligo per fruire un’emergenza architettonica di notevole interesse, antico luogo di culto che conserva i resti di un’ara sacrificale etrusca. A breve distanza troviamo il grazioso borgo di Talla dove è possibile visitare l’ecomuseo situato nella Casa natale di Guido Monaco e Centro di documentazione sulla musica medievale.

Iniziando il viaggio da sud, dopo avere percorso la SR71 sino a Rassina, si devia a sinistra in direzione della Pieve di Socana, prima sosta d’obbligo per fruire un’emergenza architettonica di notevole interesse, antico luogo di culto che conserva i resti di un’ara sacrificale etrusca. A breve distanza troviamo il grazioso borgo di Talla dove è possibile visitare l’ecomuseo situato nella Casa natale di Guido Monaco e Centro di documentazione sulla musica medievale.

2.
Tappa 2
Verso Bibbiena fino a Ortignano-Raggiolo

Ritornando sulla Statale si giunge a Bibbiena, interessante cittadina che conserva, allo stesso tempo, caratteri medievali e rinascimentali. Il percorso continua più ad ovest toccando Ortignano-Raggiolo, sede dell’Ecomuseo della Castagna, prodotto fondamentale per l’economia del luogo, da cui si ricava la farina dolce, noto ingrediente utilizzato in cucina per il castagnaccio e per la famosa polenta dolce, ottima se gustata con la ricotta.

Ritornando sulla Statale si giunge a Bibbiena, interessante cittadina che conserva, allo stesso tempo, caratteri medievali e rinascimentali. Il percorso continua più ad ovest toccando Ortignano-Raggiolo, sede dell’Ecomuseo della Castagna, prodotto fondamentale per l’economia del luogo, da cui si ricava la farina dolce, noto ingrediente utilizzato in cucina per il castagnaccio e per la famosa polenta dolce, ottima se gustata con la ricotta.

3.
Tappa 3
Da Ortignano-Raggiolo al borgo di Stia

Proseguendo verso nord troviamo Poppi, che si impone dall’alto con il suo antico castello appartenuto ai conti Guidi. Castel San Niccolò e Montemignaio all’estremità occidentale del Casentino, sono altre tappe del percorso; qui i borghi sono circondati da boschi da cui si ricavano ottimi prodotti come i funghi.

L’itinerario prosegue ancora nell’alta valle dell’Arno sino a Pratovecchio, nelle cui vicinanze si può visitare la bellissima Pieve di Romena, gioiello dell’architettura romanica ubicata proprio alle pendici dell’omonimo castello, di cui sono visibili suggestivi resti.

Il borgo di Stia con la sua celebre piazza Tanucci che ospitala Pieve di Santa Maria Assunta, è la “patria” del tessuto, il caldo panno del Casentino.

Proseguendo verso nord troviamo Poppi, che si impone dall’alto con il suo antico castello appartenuto ai conti Guidi. Castel San Niccolò e Montemignaio all’estremità occidentale del Casentino, sono altre tappe del percorso; qui i borghi sono circondati da boschi da cui si ricavano ottimi prodotti come i funghi.

L’itinerario prosegue ancora nell’alta valle dell’Arno sino a Pratovecchio, nelle cui vicinanze si può visitare la bellissima Pieve di Romena, gioiello dell’architettura romanica ubicata proprio alle pendici dell’omonimo castello, di cui sono visibili suggestivi resti.

Il borgo di Stia con la sua celebre piazza Tanucci che ospitala Pieve di Santa Maria Assunta, è la “patria” del tessuto, il caldo panno del Casentino.

4.
Tappa 4
Da Stia a Chitignano

Riprendendo la strada per completare il percorso verso sud, è inevitabile una sosta a Camaldoli circondato dalla millenaria foresta del Parco Nazionale delle Foreste Casentiesi, Monte Falterona Campigna; Camaldoli è uno dei centri spirituali più importanti della Toscana, legato alla figura di San Romualdo.

La Verna è il sacro monte di San Francesco, dove tra l’altro, sono visitabili le splendide terracotte invetriate di Andrea della Robbia. Il viaggio di ritorno verso il fondovalle si chiude con Chitignano, che ospita il Museo della polvere da sparo e del contrabbando.

Riprendendo la strada per completare il percorso verso sud, è inevitabile una sosta a Camaldoli circondato dalla millenaria foresta del Parco Nazionale delle Foreste Casentiesi, Monte Falterona Campigna; Camaldoli è uno dei centri spirituali più importanti della Toscana, legato alla figura di San Romualdo.

La Verna è il sacro monte di San Francesco, dove tra l’altro, sono visitabili le splendide terracotte invetriate di Andrea della Robbia. Il viaggio di ritorno verso il fondovalle si chiude con Chitignano, che ospita il Museo della polvere da sparo e del contrabbando.

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