Chiesina Uzzanese è una piccola città della Valdinievole. I suoi abitanti, chiamati "chiesinesi", furono gli ultimi della provincia di Pistoia a ottenere l'autonomia amministrativa: solo nel 1963 la città assunse questo status, ma la loro storia e le loro tradizioni risalgono al Medioevo.
L'identità di Chiesina Uzzanese nasce con uno scopo chiaro: accogliere lo "straniero", in particolare, il pellegrino. La cittadina, infatti, era un luogo di sosta lungo la Via Francigena, la storica arteria che, da Canterbury, attraverso la Francia, giungeva a Roma. Oltre ai viandanti della Francigena, Chiesina Uzzanese accoglieva anche quelli provenienti da rotte secondarie, diretti a Pistoia o a Lucca.
Tutto questo movimento portò alla costruzione dello Xenodochio, una sorta di centro di accoglienza, a metà tra un ostello e un rifugio. Oltre a un letto caldo, i pellegrini potevano contare sull'aiuto e sulle cure di alcune donne che abitavano nella chiesa della piazza.
La chiesa di Santa Maria della Neve, parte della diocesi di Pescia, fu costruita sulla base di una vecchia struttura ma prese la sua forma attuale a metà del XIX secolo. Il suo campanile è una costruzione ancora più recente, con lavori che si sono conclusi solo negli anni '90. La facciata in pietra è piuttosto semplice, con un ingresso risalente al XVII secolo. Altrettanto sobrio è l'interno a navata unica; all'interno si trovano le opere "L'incoronazione della Vergine con due santi" di Alessandro Bardelli e una statua raffigurante Sant'Antonio da Padova.
Un consiglio per organizzare una gita a Chiesina Uzzanese: il 5 di agosto si svolgono le celebrazioni in onore della Madonna della Neve (sì, in piena estate). Per sette gioni il paese si anima con la "Settimana Chiesinese", con iniziative culturali ed eventi sportivi.
Chiesina Uzzanese non era solo un luogo di passaggio per i pellegrini: i residenti avevano e hanno molte storie da raccontare. L'economia locale era basata sull'agricoltura e sulla coltivazione dei fiori, resa possibile grazie alla bonifica della vicina palude (il Padule di Fucecchio).
Nella frazione di Molin Nuovo, si trovano i resti di un mulino che testimonia il passato agricolo del territorio; qui vivono meno di 200 persone, ma nella seconda metà di ottobre il paese prende vita con la Sagra del Ballotto: un'occasione per gustare le castagne, sia arrostite che bollite.