
Dal 10 maggio al 28 settembre, nelle sale al secondo piano del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni di Pistoia, è visitabile la mostra Chiavacci e Melani, arte tra binarietà e particelle.
La ricerca dell’artista pistoiese appare ancora di grande vitalità poetica a quarant’anni dalla morte di Fernando Melani (1907-1985) e a trentacinque dall’ampia mostra retrospettiva che segnò l’avvio dell’attività di Palazzo Fabroni come luogo dedicato all’arte moderna e contemporanea.
Il progetto intende riproporre, in chiave espositiva, l’idea del costante dialogo che c’è stato fra gli artisti pistoiesi Fernando Melani (1907 -1985) e Gianfranco Chiavacci (1936 – 2011) a partire dal loro incontro nel 1964 e fino alla morte dello stesso Melani.
Due artisti pistoiesi affini nei loro linguaggi espressivi, che hanno realizzato una vasta quantità di opere il cui denominatore comune è costituito dall’influenza della fisica quantistica e delle particelle (Melani) e delle origini e degli sviluppi dell’informatica e del linguaggio binario (Chiavacci).
La casa di Melani, acquistata dal Comune di Pistoia nel 1987 insieme alle oltre 2800 opere in essa contenute, fa oggi parte della rete dei musei civici pistoiesi, insieme al Museo Civico d’arte antica in Palazzo Comunale, al Museo dello Spedale del Ceppo e al Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni.
Orari:
Tariffe: intero 3,50 €, ridotto 2 €.