Il 24 dicembre, per celebrare il periodo natalizio, il Teatro Verdi di Firenze ospita uno degli eventi più attesi della stagione: il Concerto di Natale dell’Orchestra della Toscana.
Sul podio, il giovane e brillante Nicolò Jacopo Suppa, già apprezzato per la sua direzione chiara, comunicativa e appassionata, guida l’ensemble con energia e precisione. Al suo fianco, il violoncellista Ettore Pagano incanta con un timbro caldo e avvolgente, capace di coniugare spontaneità e rigore.
La serata si apre con l’ironia e il brio dell’ouverture de Il signor Bruschino di Gioachino Rossini. La vivacità della partitura mette subito in evidenza la precisione e il gioco orchestrale, invitando il pubblico a lasciarsi trasportare da passaggi pieni di virtuosismo e leggerezza. Segue l’Andante cantabile di Pëtr Il’ič Čajkovskij, pagina raccolta e profonda, tratta dal primo quartetto per archi e rielaborata per violoncello e orchestra. In questo momento, Pagano si fa voce lirica e intensa, dialogando con l’orchestra e trasformando ogni frase in un racconto musicale di rara delicatezza. La Suite italienne n. 1 di Igor’ Fëdorovič Stravinskij, trascritta per violoncello e archi da B. Wallfisch, rappresenta un raffinato omaggio al gusto settecentesco italiano. Temi ispirati a Pergolesi vengono riletti con leggerezza neoclassica, creando un’atmosfera brillante, elegante e giocosa, in cui il violoncello si muove con agilità e fascino tra i colori orchestrali. Il gran finale è affidato alla Sinfonia n. 41 “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro di equilibrio e inventiva. La densità tematica, la brillantezza dei motivi e la grande architettura musicale rendono questa pagina ideale per concludere il programma con energia, grazia e meraviglia, celebrando la musica nella sua forma più pura.
Un concerto che promette di emozionare e incantare, offrendo un momento di bellezza e leggerezza nel cuore della Toscana e nella magia delle feste natalizie.
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