Non mancano del resto angoli da scoprire in ogni frazione o villaggio del territorio. In prossimità delle Bagnese è invece da visitare la chiesa di San Giusto a Signano, dalla facciata tipicamente seicentesca, con doppio arco ribassato, e che all’interno custodisce una Madonna il Bambino e Angeli del XIV, attribuita a Bernardo Daddi. In posizione più elevata, si trova invece il delizioso borgo di Mosciano, fulcro del quale è la chiesa di Sant’Andrea, che custodisce opere come gli affreschi del XIII secolo (attribuiti) a Corso di Buono e la tavola duecentesca con la Madonna e il Bambino, del pittore pistoiese Manfredino d’Alberto. San Martino alla Palma è una delle frazioni più belle del territorio di Scandicci, le sue principali attrazioni sono la cinquecentesca Villa Torrigiani e l’omonima parrocchia dal panoramico loggiato del XVI secolo.
Nel vicino borgo di Rinaldi sorge Villa Antinori, interamente trasformata agli inizi del secolo scorso. In località Viottolone, preceduta da un lungo viale alberato, si innalza sulle pendici della collina la Villa di Castelpulci, magnifica residenza campestre della famiglia Riccardi, che mantiene ancora il suo aspetto scenografico settecentesco. A Settimo vale la pena una sosta all’antica Pieve di San Giuliano, di origine romanica. La chiesa, rimaneggiata nel XVII secolo, custodisce la venerata Madonna dei Fiori, opera in terracotta dipinta della bottega di Donatello.
La presenza più rilevante di tutto il territorio di Scandicci è però, sempre in questa località, la Badia di San Salvatore e San Lorenzo: la chiesa d’impianto romanico e il relativo museo, sono impreziositi da numerose opere d’arte, a partire dalla Cappella di San Jacopo, affrescata nel 1315 da Buffalmacco, e in cui si possono ammirare anche una tavola del Cinquecento di Domenico Buti, due medaglioni di Domenico Ghirlandaio e un tabernacolo di Giuliano Da Maiano.
A Badia a Settimo troviamo la mostra GAMPS di paleontologia e mineralogia, una raccolta permanente ricca di reperti geologici e paleontologici raccolti da volontari appassionati.
Restano da segnalare gli imponenti ruderi del Mulinaccio, nella zona di San Vincenzo a Torri e il Parco di Poggio Valicaia, con cinque chilometri di sentieri e un’area picnic, un luogo ideale per un’immersione nella natura. Il parco è anche un museo a cielo aperto, grazie a opere di arte contemporanea che lo arricchiscono: troviamo installazioni e sculture di Dario Bartolini, Italo Zuffi, Maria Dompé, Paolo Staccioli e Valentino Moradei.