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Museo della Collegiata di Sant’Andrea a Empoli

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Musei

Un percorso tra capolavori medievali e rinascimentali, da Masolino a Giovanni Pisano, nel cuore di Empoli

Il Museo della Collegiata di Sant’Andrea, fondato nel 1859, è uno dei più antichi musei ecclesiastici d’Italia e rappresenta un punto di riferimento per lo studio della pittura e della scultura tra Medioevo e Rinascimento in Toscana. Ha sede nell’antico Palazzo della Propositura, attiguo alla Collegiata di Sant’Andrea di Empoli, dopo che la sua prima sistemazione fu nella Cappella di San Lorenzo.

Il nucleo originario della raccolta era costituito da opere provenienti dalla Collegiata stessa, dal monastero delle Benedettine, da altre chiese dell’empolese e da lasciti privati. Nel tempo la collezione si è ampliata, arrivando a comprendere oggi circa novanta tra dipinti e sculture, distribuiti su due piani per un totale di otto sale, oltre alla loggia coperta che custodisce preziose terrecotte invetriate delle botteghe dei Della Robbia e dei Buglioni.

Tra i protagonisti del museo spiccano grandi maestri come Filippo Lippi, Masolino da Panicale, Lorenzo Monaco, Francesco e Raffaello Botticini, Antonio Rossellino, Giovanni Pisano, Mino da Fiesole, Lorenzo di Bicci, Agnolo Gaddi e Jacopo Chimenti, che offrono un panorama ricco e articolato della produzione artistica tra il Duecento e il Cinquecento.
Lorenzo Monaco, Madonna dell'Umiltà (particolare)
Lorenzo Monaco, Madonna dell'Umiltà (particolare) - Credit: The Yorck Project (2002), dominio pubblico

Le opere più celebri includono il toccante Cristo in Pietà di Masolino (1424 ca.), affresco staccato eseguito durante la sua permanenza a Empoli; la raffinata Madonna col Bambino di Giovanni Pisano (1270 ca.), una delle più antiche testimonianze della scultura gotica in Toscana; la delicata Madonna col Bambino di Mino da Fiesole, originariamente collocata nella controfacciata della Collegiata. Accanto a queste, spiccano la Madonna dell’Umiltà di Lorenzo Monaco (1404), vero capolavoro del Gotico internazionale, e i due monumentali tabernacoli: quello di San Sebastiano, frutto della collaborazione tra Antonio Rossellino e Francesco Botticini, e quello del Sacramento, realizzato dai Botticini.

Il museo attraverso un ordinamento cronologico e tematico, offre un viaggio nella storia dell’arte dal XIII al XVII secolo, intrecciando la memoria delle comunità locali con i grandi nomi del Rinascimento fiorentino.



Informazioni sull’accessibilità: feelflorence.it

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