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Casa natale di San Galgano
Photo © Comune di Chiusdino
Photo © Comune di Chiusdino

Casa natale di San Galgano

castle
Edifici storici

Un viaggio nella dimora del santo cavaliere nato a Chiusdino

Nel centro di Chiusdino si trova la Casa natale di San Galgano, il cavaliere che infisse la sua spada nella roccia sul colle di Montesiepi e si dedicò ad una vita di preghiera e di eremitaggio. 

Che la nascita di San Galgano sia avvenuta a Chiusdino è fatto certo, che sia avvenuta proprio in questo edificio è il risultato di una tradizione già consolidata nella prima metà del 1300 e supportata da lasciti testamentari del 1348.

Testimonianze del Seicento affermano che i cistercensi l’avevano ricevuta in proprietà dalla madre di Galgano, appartenenza confermata dalla presenza, sulla facciata dell’edificio, dell’emblema dell’Abbazia di San Galgano scolpito su una delle pietre e che, in seguito, i monaci avevano ceduto l'edificio alla Compagnia di San Galgano, istituita nel 1185, anno della canonizzazione del santo.

Nel tempo la struttura, originariamente di proporzioni più modeste e corrispondente al solo corpo di fabbrica orientale, subì diverse modifiche: in seguito al passaggio di proprietà in favore della Compagnia, intorno agli anni Sessanta del Trecento, l’edificio venne nobilitato affinché risultasse immediatamente evocativo dell’immagine della dimora idealizzata di un giovane cavaliere; la facciata venne dotata di un coronamento merlato ispirato alle fortificazioni e agli edifici senesi, mentre al piano seminterrato fu costruita una cappella decorata da un ciclo affrescato dedicato a San Galgano, realizzato dal pittore senese Niccolò di Ser Sozzo, del quale si  possono ammirare i frammenti recentemente riscoperti e restaurati. È probabilmente durante questa serie di interventi che sulla facciata venne apposto il rilievo marmoreo raffigurante l’Arcangelo Michele che conduce San Galgano a Montesiepi, attualmente conservato al Museo di Arte Sacra di Chiusdino e sostituito da una copia.

Nei secoli, l'edificio identificato come la Casa di San Galgano divenne un vero e proprio santuario. Nel Quattrocento le cappelle erano due: la "Cappella di Sotto" e la "Cappella di Sopra". Tra Sei e Settecento l’edificio venne progressivamente revisionato e adeguato alla moda tramite l’eliminazione della merlatura e la diffusa realizzazione di rivestimenti intonacati. Anche l’interno della cappella venne imbiancato, forse anche in conseguenza del progressivo degradarsi degli affreschi, al livello seminterrato sottoposti a forte umidità.

Durante l'occupazione napoleonica la casa venne adibita a usi militari, diventando una caserma e una prigione; i beni all'interno furono venduti ai privati. Solo agli inizi del Novecento la cappella inferiore fu restaurata e riaperta al culto.

Oggi la Casa di San Galgano è oggetto di un importante intervento di restauro. All'interno dell'edificio sarà allestito il Museo dedicato ai materiali di rara e raffinata ricchezza restituiti dagli scavi archeologici condotti presso il vicino castello di Miranduolo situato nei boschi oltre il fiume Merse.

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