Un itinerario ricco di storia e sapori da Carrara a Colonnata
Da Carrara città si possono seguire itinerari per la visita ai bacini marmiferi di Colonnata e di Fantiscritti che sono raggiungibili attraverso comode strade asfaltate. Le cave sono numerose e, in genere, a cielo aperto e offrono uno spettacolo di lavoro e di imponenza unico al mondo. Per comprensibili motivi di sicurezza non è consentito l'ingresso nelle cave senza essere accompagnati da una Guida Turistica abilitata, da staff dedicato messo a disposizione dalle cave che offrono un servizio turistico di visita o dai professionisti che organizzano Tour alle cave in jeep o minivan.
Da Carrara città si possono seguire itinerari per la visita ai bacini marmiferi di Colonnata e di Fantiscritti che sono raggiungibili attraverso comode strade asfaltate. Le cave sono numerose e, in genere, a cielo aperto e offrono uno spettacolo di lavoro e di imponenza unico al mondo. Per comprensibili motivi di sicurezza non è consentito l'ingresso nelle cave senza essere accompagnati da una Guida Turistica abilitata, da staff dedicato messo a disposizione dalle cave che offrono un servizio turistico di visita o dai professionisti che organizzano Tour alle cave in jeep o minivan.
Seguendo la strada per Bedizzano, dopo il paese di Codena, sulla sinistra si apre una bellissima veduta panoramica della Valle di Fantiscritti. Bedizzano, disteso su un pianoro ricco di castagni, luogo di villeggiatura dei Cybo Malaspina, vale una breve visita per ammirare, nella piazza, un bassorilievo del '400 raffigurante la "Vergine con Santi" e la bella fontana in marmo. Nel lato sud della piazza la seicentesca chiesa di San Genesio ricca all'interno di opere di grande interesse. Una passeggiata lungo le caratteristiche stradine del paese permette al visitatore di ammirare alcuni bassorilievi di buona fattura.
Dopo Bedizzano, la strada prosegue attraverso boschi di castagni e, ai lati, lo stupendo panorama delle cave. Per una veduta da lontano di una cava si può effettuare una sosta in località "La Piana" o, più avanti, al "Calagio".
Seguendo la strada per Bedizzano, dopo il paese di Codena, sulla sinistra si apre una bellissima veduta panoramica della Valle di Fantiscritti. Bedizzano, disteso su un pianoro ricco di castagni, luogo di villeggiatura dei Cybo Malaspina, vale una breve visita per ammirare, nella piazza, un bassorilievo del '400 raffigurante la "Vergine con Santi" e la bella fontana in marmo. Nel lato sud della piazza la seicentesca chiesa di San Genesio ricca all'interno di opere di grande interesse. Una passeggiata lungo le caratteristiche stradine del paese permette al visitatore di ammirare alcuni bassorilievi di buona fattura.
Dopo Bedizzano, la strada prosegue attraverso boschi di castagni e, ai lati, lo stupendo panorama delle cave. Per una veduta da lontano di una cava si può effettuare una sosta in località "La Piana" o, più avanti, al "Calagio".
Colonnata fu un attivo centro di produzione già in epoca romana. Il suo nome sembra derivi da una "colonia" di schiavi che vi fu insediata. La piazza del paese, dominata dall'austero campanile, completamente in sasso a vista e con due antichissime formelle marmoree sotto la cella campanaria, è un piccolo balcone panoramico strappato alla montagna.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo raccoglie pregevoli opere in marmo bianco. Nel piccolo sagrato, su cui incombe la montagna con i "ravaneti" e le vertiginose strade di arroccamento, e ben visibile il Monumento al cavatore, due blocchi di marmo sui quali sono scolpite le diverse tecniche di estrazione del marmo, dai Romani ad oggi.
Menzione particolare merita il lardo, delizia gastronomica locale. Ricavato dal maiale, viene fatto stagionare per almeno sei mesi in conche di marmo di Carrara aventi la caratteristica forma a vasca, con numerose spezie.
Colonnata fu un attivo centro di produzione già in epoca romana. Il suo nome sembra derivi da una "colonia" di schiavi che vi fu insediata. La piazza del paese, dominata dall'austero campanile, completamente in sasso a vista e con due antichissime formelle marmoree sotto la cella campanaria, è un piccolo balcone panoramico strappato alla montagna.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo raccoglie pregevoli opere in marmo bianco. Nel piccolo sagrato, su cui incombe la montagna con i "ravaneti" e le vertiginose strade di arroccamento, e ben visibile il Monumento al cavatore, due blocchi di marmo sui quali sono scolpite le diverse tecniche di estrazione del marmo, dai Romani ad oggi.
Menzione particolare merita il lardo, delizia gastronomica locale. Ricavato dal maiale, viene fatto stagionare per almeno sei mesi in conche di marmo di Carrara aventi la caratteristica forma a vasca, con numerose spezie.