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Sapori

Brunello di Montalcino DOCG

liquor
Vino, olio e miele

Il sapore della tradizione: uno dei vini più conosciuti della Toscana

Il Brunello di Montalcino è la massima espressione enologica di una terra che da secoli vanta grandi tradizioni vitivinicole. Già apprezzata nei secoli passati, la produzione di vini di questo angolo di Toscana era da sempre fedele ai canoni affermati della tradizione. Fu solo verso la fine dell’Ottocento che iniziarono i primi esperimenti tesi a valorizzare, esaltandole, le caratteristiche di una materia prima e di un ambiente senz’altro particolari: il Brunello è nato intorno alla metà dell’Ottocento per opera di un gruppo di viticoltori locali che, attraverso la selezione clonale del vitigno Sangiovese, ottennero un prodotto di grande qualità, con caratteristiche di vino da lungo invecchiamento.

È tuttavia in questi ultimi decenni, in concomitanza con la concessione della DOCG (1980, primo vino italiano a ottenerla), che la sua produzione ha riscontrato una definitiva evoluzione qualitativa del prodotto, seguita da una costante affermazione di notorietà e immagine del nome in tutto il mondo. Si legge sui giornali Usa che al fascino del Brunello non siano insensibili stelle e divi di Hollywood.

I vitigni

Il Brunello di Montalcino si ottiene da uve del solo vitigno Sangiovese, denominato a Montalcino “Brunello”. Questo vitigno viene allevato prevalentemente col sistema del cordone orizzontale speronato, che consente di ottenere una bassa resa ettariale (al massimo 80 quintali). Il vino Brunello di Montalcino non può essere immesso al consumo prima del 1º gennaio dell’anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l’annata della vendemmia.

Il Brunello di Montalcino si ottiene da uve del solo vitigno Sangiovese, denominato a Montalcino “Brunello”. Questo vitigno viene allevato prevalentemente col sistema del cordone orizzontale speronato, che consente di ottenere una bassa resa ettariale (al massimo 80 quintali). Il vino Brunello di Montalcino non può essere immesso al consumo prima del 1º gennaio dell’anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l’annata della vendemmia.

Caratteristiche organolettiche

Il Brunello di Montalcino è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l’affinamento. Il profumo è caratteristico e intenso. Il sapore è asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico e persistente.

La gradazione alcolica minima è di 12,5°, ma spesso arriva anche a 13,5°.

Il Brunello di Montalcino è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l’affinamento. Il profumo è caratteristico e intenso. Il sapore è asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico e persistente.

La gradazione alcolica minima è di 12,5°, ma spesso arriva anche a 13,5°.

Gastronomia

Il Brunello di Montalcino è un classico vino con cui accompagnare una bistecca alla fiorentina, regina della cucina toscana, e in genere carni rosse, arrosti, cacciagione da piuma e selvaggina da pelo, in particolare il cinghiale. Ma è perfetto anche con il piccione, uno dei piatti principe della cucina di terra. Ottimo anche con tartufi e funghi e formaggi stagionati.
È indicato anche come “vino da meditazione” soprattutto se in bottiglie di grandi annate, ben conservate e all’apice della loro evoluzione qualitativa.

 

Info: consorziobrunellodimontalcino.it

Il Brunello di Montalcino è un classico vino con cui accompagnare una bistecca alla fiorentina, regina della cucina toscana, e in genere carni rosse, arrosti, cacciagione da piuma e selvaggina da pelo, in particolare il cinghiale. Ma è perfetto anche con il piccione, uno dei piatti principe della cucina di terra. Ottimo anche con tartufi e funghi e formaggi stagionati.
È indicato anche come “vino da meditazione” soprattutto se in bottiglie di grandi annate, ben conservate e all’apice della loro evoluzione qualitativa.

 

Info: consorziobrunellodimontalcino.it