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Itinerari
Un weekend a Siena: due giorni a spasso tra i tesori della città

Dai capolavori del Duomo all'Orto dei Pecci

L’arte, la storia, i sapori, l’atmosfera: Siena è una città ricca di tesori che riesce sempre a stupire anche chi la conosce bene. Se avete solo due giorni di tempo per visitarla non lasciatevi scoraggiare: vi proponiamo un itinerario tra le attrazioni imperdibili della città del Palio per trascorrere un weekend indimenticabile.

1.
Primo giorno
Da Piazza del Campo al Duomo

Partiamo da Piazza del Campo: un tempo mercato medievale, oggi la conchiglia dove d’estate si corre il Palio è una delle piazze più belle d’Italia, che si apre come un fiore in mezzo al dedalo dei vicoli e delle strade. Salite sulla Torre del Mangia per ammirare il panorama sulla città, poi visitate il Palazzo Pubblico, fatto costruire a inizio Trecento dal Governo dei Nove della Repubblica di Siena, che oggi ospita oltre agli uffici comunali anche il Museo Civico.
Qui sono conservate opere d'arte uniche al mondo, come gli affreschi di Spinello Aretino dedicati alla vita del papa senese Alessandro III, con splendide scene di battaglia, o la Maestà di Simone Martini nella Sala del Mappamondo.

Nella Sala dei Nove si trova il capolavoro di Ambrogio Lorenzetti: l'Allegoria del Buono e Cattivo Governo, dove si può ammirare com’era Siena nel Trecento, con scene di vita quotidiana e la campagna fuori da Porta Romana fino allo sbocco al mare di Talamone. Due curiosità: nelle figure si può riconoscere anche il profilo di Dante, mentre la Pace, rappresentata come una donna vestita di chiaro, è stata scelta dall'Unesco come simbolo internazionale di pace.

Inoltre spesso il Museo Civico è animato da performance di attori, conferenze e visite guidate speciali e c'è la possibilità di entrare anche nella Sala dei Costumi di Palazzo Pubblico dove vengono conservati i vestiti dei figuranti del Corteo storico del Palio

A questo punto è il momento di una pausa golosa: tra le specialità senesi  non perdetevi i salumi di Cinta e il pecorino di Pienza come antipasto, per poi passare ai Pici, un tipo di pasta simile agli spaghetti rigorosamente tirati a mano, accompagnati da una bottiglia di vino delle Terre di Siena. Come dessert è d'obbligo assaggiare il panforte oppure i ricciarelli, gli antichi dolci della città a base di mandorle e spezie.

Nel pomeriggio passiamo a visitare un altro scrigno di ricchezze e storia: il maestoso Duomo, di cui si può ammirare anche il Facciatone rimasto incompiuto per colpa della peste del 1348. La Cattedrale è un museo di capolavori dell'arte, come il pulpito di Nicola Pisano, la libreria Piccolomini afffrescata da Pinturicchio, il San Giovanni Battista scolpito da Donatello e le quattro statue di Michelangelo in marmo di Carrara per l’Altare Piccolomini: San Pietro, San Pio, San Paolo e San Gregorio Magno.

Indicativamente da agosto a ottobre il Duomo scoperchia anche il suo Pavimento: un tappeto marmoreo a cui hanno lavorato dal Trecento all’Ottocento grandi artisti senesi come Domenico di Bartolo ma anche Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, che rappresenta la strada verso la virtù come raggiungimento della serenità interiore.

In alcuni periodi il Duomo apre su prenotazione la sua Porta del Cielo: un percorso guidato nei sottotetti, rimasti chiusi per secoli, da cui si gode una vista bellissima sull'interno della Cattedrale e sulla città.

Per informazioni: www.operaduomo.siena.it

Partiamo da Piazza del Campo: un tempo mercato medievale, oggi la conchiglia dove d’estate si corre il Palio è una delle piazze più belle d’Italia, che si apre come un fiore in mezzo al dedalo dei vicoli e delle strade. Salite sulla Torre del Mangia per ammirare il panorama sulla città, poi visitate il Palazzo Pubblico, fatto costruire a inizio Trecento dal Governo dei Nove della Repubblica di Siena, che oggi ospita oltre agli uffici comunali anche il Museo Civico.
Qui sono conservate opere d'arte uniche al mondo, come gli affreschi di Spinello Aretino dedicati alla vita del papa senese Alessandro III, con splendide scene di battaglia, o la Maestà di Simone Martini nella Sala del Mappamondo.

Nella Sala dei Nove si trova il capolavoro di Ambrogio Lorenzetti: l'Allegoria del Buono e Cattivo Governo, dove si può ammirare com’era Siena nel Trecento, con scene di vita quotidiana e la campagna fuori da Porta Romana fino allo sbocco al mare di Talamone. Due curiosità: nelle figure si può riconoscere anche il profilo di Dante, mentre la Pace, rappresentata come una donna vestita di chiaro, è stata scelta dall'Unesco come simbolo internazionale di pace.

Inoltre spesso il Museo Civico è animato da performance di attori, conferenze e visite guidate speciali e c'è la possibilità di entrare anche nella Sala dei Costumi di Palazzo Pubblico dove vengono conservati i vestiti dei figuranti del Corteo storico del Palio

A questo punto è il momento di una pausa golosa: tra le specialità senesi  non perdetevi i salumi di Cinta e il pecorino di Pienza come antipasto, per poi passare ai Pici, un tipo di pasta simile agli spaghetti rigorosamente tirati a mano, accompagnati da una bottiglia di vino delle Terre di Siena. Come dessert è d'obbligo assaggiare il panforte oppure i ricciarelli, gli antichi dolci della città a base di mandorle e spezie.

Nel pomeriggio passiamo a visitare un altro scrigno di ricchezze e storia: il maestoso Duomo, di cui si può ammirare anche il Facciatone rimasto incompiuto per colpa della peste del 1348. La Cattedrale è un museo di capolavori dell'arte, come il pulpito di Nicola Pisano, la libreria Piccolomini afffrescata da Pinturicchio, il San Giovanni Battista scolpito da Donatello e le quattro statue di Michelangelo in marmo di Carrara per l’Altare Piccolomini: San Pietro, San Pio, San Paolo e San Gregorio Magno.

Indicativamente da agosto a ottobre il Duomo scoperchia anche il suo Pavimento: un tappeto marmoreo a cui hanno lavorato dal Trecento all’Ottocento grandi artisti senesi come Domenico di Bartolo ma anche Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, che rappresenta la strada verso la virtù come raggiungimento della serenità interiore.

In alcuni periodi il Duomo apre su prenotazione la sua Porta del Cielo: un percorso guidato nei sottotetti, rimasti chiusi per secoli, da cui si gode una vista bellissima sull'interno della Cattedrale e sulla città.

Per informazioni: www.operaduomo.siena.it

2.
Secondo Giorno
Dal Santa Maria della Scala ai Bottini

Il secondo giorno calatevi nei panni degli antichi pellegrini per scoprire il Santa Maria della Scala: è il più antico ospedale d'Europa, nato per curare e ospitare i viandanti che percorrevano nel Medioevo la Via Francigena, una vera fonte di ricchezza e scambi culturali per tutta Siena.

Oggi il Santa Maria della Scala è un museo che conserva anche le statue originali di Jacopo della Quercia di Fonte Gaia. Fantastici gli affreschi della Sala del Pellegrinaio, che raffigurano le scene di vita medievale, dalla distribuzione dell'elemosina ai poveri ai fastosi matrimoni della nobiltà.

Sempre seguendo la Francigena arriviamo all'Orto dei Pecci, il cuore verde della città: un parco bellissimo pieno di pace, dove si può sostare per il pranzo e guardare le case e le torri di Siena da un'altra prospettiva.

E per finire in bellezza? Una chicca per i più curiosi (e avventurosi!) sono i Bottini: l'acquedotto si estende per molti chilometri sotto la città e potrebbe essere il mitico fiume Diana di cui parla Dante nella Divina Commedia.
In realtà è un sistema ingegnoso di canali, costruito sin dall'antichità per raccogliere le acque piovane dalle campagne e farle confluire a Siena, che ancora oggi alimenta le fontane. I Bottini sono visitabili da marzo a ottobre su prenotazione: i posti non sono molti ma l'emozione di calarsi nei panni di Indiana Jones nelle viscere di Siena è da provare!

Il secondo giorno calatevi nei panni degli antichi pellegrini per scoprire il Santa Maria della Scala: è il più antico ospedale d'Europa, nato per curare e ospitare i viandanti che percorrevano nel Medioevo la Via Francigena, una vera fonte di ricchezza e scambi culturali per tutta Siena.

Oggi il Santa Maria della Scala è un museo che conserva anche le statue originali di Jacopo della Quercia di Fonte Gaia. Fantastici gli affreschi della Sala del Pellegrinaio, che raffigurano le scene di vita medievale, dalla distribuzione dell'elemosina ai poveri ai fastosi matrimoni della nobiltà.

Sempre seguendo la Francigena arriviamo all'Orto dei Pecci, il cuore verde della città: un parco bellissimo pieno di pace, dove si può sostare per il pranzo e guardare le case e le torri di Siena da un'altra prospettiva.

E per finire in bellezza? Una chicca per i più curiosi (e avventurosi!) sono i Bottini: l'acquedotto si estende per molti chilometri sotto la città e potrebbe essere il mitico fiume Diana di cui parla Dante nella Divina Commedia.
In realtà è un sistema ingegnoso di canali, costruito sin dall'antichità per raccogliere le acque piovane dalle campagne e farle confluire a Siena, che ancora oggi alimenta le fontane. I Bottini sono visitabili da marzo a ottobre su prenotazione: i posti non sono molti ma l'emozione di calarsi nei panni di Indiana Jones nelle viscere di Siena è da provare!

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