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Itinerari
3 giorni all'insegna dell'artigianato nella patria di Boccaccio e Pontormo

La Valdelsa e i dintorni di Empoli vantano una lunga tradizione artigianale e sono la patria di grandi artisti

Le maggiori città dell'Empolese Valdelsa sono situate lungo la Francigena, o comunque su altre importanti vie commerciali. Grazie a questa posizione strategica, qui si sono sviluppati molti mestieri nel corso dei secoli che ancora sono degni di nota, come la produzione del vetro di Empoli, la maiolica di Montelupo e la produzione di onice e pietre semipreziose a Montaione.

Segui l'itinerario di tre giorni e scopri questa regione "nascosta" della Toscana visitando i laboratori e il museo diffuso dell'Empolese Valdelsa. Se viaggi con bambini, leggi anche l'articolo con 7 idee per le famiglie!

1.
Primo Giorno
Da Santa Croce sull’Arno a Empoli, seguendo il corso dell'Arno

Iniziamo il nostro itinerario da Santa Croce sull'Arno, città situata al confine tra le province di Pisa e Firenze. L'area di Santa Croce è famosa per la produzione di cuoio, qui realizzato dal XVIII secolo da oltre 500 piccole fabbriche che lavorano all'interno del cosiddetto "distretto del cuoio".

Anche Fucecchio fa parte di questo comprensorio ed è rinomata per la produzione di scarpe e borse in pelle. È la prima (o ultima) città dell'area metropolitana fiorentina che si trova tra il fiume Arno e la Via Francigena. Nel centro della città si possono visitare Piazza Veneto con Palazzo Corsini e il Museo Civico.

Il nome di Fucecchio è spesso associato al suggestivo Padule di Fucecchio: si tratta della più grande palude interna d'Italia, dove è possibile osservare gli uccelli tipici delle zone umide, come gli aironi e le gru. Il Padule di Fucecchio è stato protetto e utilizzato fin dal Rinascimento quando la famiglia Medici fece costruire il ponte di Cappiano. L'area è famosa per la produzione artigianale di sedie e altri manufatti, realizzati con erbe palustri.

Seguendo il fiume Arno, incontriamo Empoli, inaspettata gemma della Toscana. Il centro della città è pieno di negozi e ristoranti e ha il suo nucleo in Piazza Farinata degli Uberti su cui si affacciano graziosi edifici, come Palazzo Ghibellino che ospita il Museo di Paleontologia, e la facciata in marmo verde e bianco della Collegiata di Sant'Andrea. Organizza una visita al Museo di Arte Sacra della Collegiata di Sant'Andrea per ammirare gli affreschi di Masolino e le tele di Lorenzo Monaco e Filippo Lippi, e al Museo del Vetro situato nell'ex deposito per il sale proveniente da Volterra.

In effetti, Empoli è famosa per la produzione del vetro sin dal XV secolo, ma fu durante il XX secolo che il vetro verde di Empoli divenne un prodotto di eccellenza conosciuto in tutto il mondo. Il colore verde è unico, dovuto alla concentrazione di ossido di ferro nella sabbia utilizzata. Il vetro verde prodotto a Empoli è stato utilizzato per la prima volta per la produzione di bottiglie, fiaschi e boccali tradizionali.

Empoli è famosa anche per aver dato i natali all'artista rinascimentale Pontormo, nato in realtà nella frazione di Pontorme; lì si può visitare la casa del Pontormo dove nacque come Jacopo Carucci nel 1494.

Iniziamo il nostro itinerario da Santa Croce sull'Arno, città situata al confine tra le province di Pisa e Firenze. L'area di Santa Croce è famosa per la produzione di cuoio, qui realizzato dal XVIII secolo da oltre 500 piccole fabbriche che lavorano all'interno del cosiddetto "distretto del cuoio".

Anche Fucecchio fa parte di questo comprensorio ed è rinomata per la produzione di scarpe e borse in pelle. È la prima (o ultima) città dell'area metropolitana fiorentina che si trova tra il fiume Arno e la Via Francigena. Nel centro della città si possono visitare Piazza Veneto con Palazzo Corsini e il Museo Civico.

Il nome di Fucecchio è spesso associato al suggestivo Padule di Fucecchio: si tratta della più grande palude interna d'Italia, dove è possibile osservare gli uccelli tipici delle zone umide, come gli aironi e le gru. Il Padule di Fucecchio è stato protetto e utilizzato fin dal Rinascimento quando la famiglia Medici fece costruire il ponte di Cappiano. L'area è famosa per la produzione artigianale di sedie e altri manufatti, realizzati con erbe palustri.

Seguendo il fiume Arno, incontriamo Empoli, inaspettata gemma della Toscana. Il centro della città è pieno di negozi e ristoranti e ha il suo nucleo in Piazza Farinata degli Uberti su cui si affacciano graziosi edifici, come Palazzo Ghibellino che ospita il Museo di Paleontologia, e la facciata in marmo verde e bianco della Collegiata di Sant'Andrea. Organizza una visita al Museo di Arte Sacra della Collegiata di Sant'Andrea per ammirare gli affreschi di Masolino e le tele di Lorenzo Monaco e Filippo Lippi, e al Museo del Vetro situato nell'ex deposito per il sale proveniente da Volterra.

In effetti, Empoli è famosa per la produzione del vetro sin dal XV secolo, ma fu durante il XX secolo che il vetro verde di Empoli divenne un prodotto di eccellenza conosciuto in tutto il mondo. Il colore verde è unico, dovuto alla concentrazione di ossido di ferro nella sabbia utilizzata. Il vetro verde prodotto a Empoli è stato utilizzato per la prima volta per la produzione di bottiglie, fiaschi e boccali tradizionali.

Empoli è famosa anche per aver dato i natali all'artista rinascimentale Pontormo, nato in realtà nella frazione di Pontorme; lì si può visitare la casa del Pontormo dove nacque come Jacopo Carucci nel 1494.

2.
Secondo giorno
Da Capraia Fiorentina a Montespertoli

Il secondo giorno inizia con la visita del piccolo centro di Capraia Fiorentina, arroccato su una collina e affacciato sul fiume Arno e Limite sull'Arno. Queste zona sono fortemente legate al fiume: qui si trova la più antica associazione italiana di canottieri, fondata nel 1861, e il Museo della Cantieristica Navale e del Canottaggio che mostra la storia e le tecniche di costruzione navale sviluppatesi.

Prima di attraversare l'Arno fermati alla storica Fornace Pasquinucci, fondata nell'Ottocento dai fratelli Pasquinucci che trasformarono l'argilla in stoviglie come pentole, vasi e scodelle. Sull'altro lato del fiume si trova Montelupo Fiorentino, rinomato per la produzione di ceramica e maioliche.

La città di Montelupo vanta una lunga tradizione nella manifattura di maioliche: nel XV secolo esistevano circa 50 laboratori di ceramica che esportavano in tutta Europa. La produzione di ceramiche è iniziata nel Medioevo e continua tutt'oggi, come dimostra la grande collezione di oggetti d'artigianato nel Museo della Ceramica. La ceramica è celebrata anche con un festival internazionale che si tiene ogni anno a giugno.

La prossima fermata del viaggio è Montespertoli, raggiungibile seguendo la Strada della ceramica e fermandosi nei laboratori di ceramica lungo la strada. Lungo la strada si trrova Montegufoni: questo minuscolo villaggio ospita un antico castello fondato nel X secolo; oggi il castello di Montegufoni è un rifugio di lusso circondato da vigneti e uliveti e ospita lo splendido affresco del pittore futurista Gino Severini: l'opera è stata commissionata nel 1921 dal proprietario inglese Sir George Sitwell e raffigura le maschere della Commedia dell'Arte. Il castello di Montegufoni ha avuto un ruolo importante durante la Seconda Guerra Mondiale perché è stato il nascondiglio dei principali dipinti della Galleria degli Uffizi.

La città di Montespertoli è famosa per la produzione del vino Chianti, celebrato per una settimana ogni anno durante la Mostra del Chianti Montespertoli che si tiene a fine maggio; alla tradizione enologica e alla cultura del vino è anche dedicato il Museo della vite e del vino, appena fuori dal centro città. Lì vicino si trova anche il Museo di Arte Sacra che espone alcuni capolavori di valore come la Madonna con il bambino di Filippo Lippi. Per scoprire luoghi nascosti e cantine locali, potete seguire le indicazioni della Strada del vino Chianti Montespertoli che comprende anche il magnifico Castello Sonnino.

Il secondo giorno inizia con la visita del piccolo centro di Capraia Fiorentina, arroccato su una collina e affacciato sul fiume Arno e Limite sull'Arno. Queste zona sono fortemente legate al fiume: qui si trova la più antica associazione italiana di canottieri, fondata nel 1861, e il Museo della Cantieristica Navale e del Canottaggio che mostra la storia e le tecniche di costruzione navale sviluppatesi.

Prima di attraversare l'Arno fermati alla storica Fornace Pasquinucci, fondata nell'Ottocento dai fratelli Pasquinucci che trasformarono l'argilla in stoviglie come pentole, vasi e scodelle. Sull'altro lato del fiume si trova Montelupo Fiorentino, rinomato per la produzione di ceramica e maioliche.

La città di Montelupo vanta una lunga tradizione nella manifattura di maioliche: nel XV secolo esistevano circa 50 laboratori di ceramica che esportavano in tutta Europa. La produzione di ceramiche è iniziata nel Medioevo e continua tutt'oggi, come dimostra la grande collezione di oggetti d'artigianato nel Museo della Ceramica. La ceramica è celebrata anche con un festival internazionale che si tiene ogni anno a giugno.

La prossima fermata del viaggio è Montespertoli, raggiungibile seguendo la Strada della ceramica e fermandosi nei laboratori di ceramica lungo la strada. Lungo la strada si trrova Montegufoni: questo minuscolo villaggio ospita un antico castello fondato nel X secolo; oggi il castello di Montegufoni è un rifugio di lusso circondato da vigneti e uliveti e ospita lo splendido affresco del pittore futurista Gino Severini: l'opera è stata commissionata nel 1921 dal proprietario inglese Sir George Sitwell e raffigura le maschere della Commedia dell'Arte. Il castello di Montegufoni ha avuto un ruolo importante durante la Seconda Guerra Mondiale perché è stato il nascondiglio dei principali dipinti della Galleria degli Uffizi.

La città di Montespertoli è famosa per la produzione del vino Chianti, celebrato per una settimana ogni anno durante la Mostra del Chianti Montespertoli che si tiene a fine maggio; alla tradizione enologica e alla cultura del vino è anche dedicato il Museo della vite e del vino, appena fuori dal centro città. Lì vicino si trova anche il Museo di Arte Sacra che espone alcuni capolavori di valore come la Madonna con il bambino di Filippo Lippi. Per scoprire luoghi nascosti e cantine locali, potete seguire le indicazioni della Strada del vino Chianti Montespertoli che comprende anche il magnifico Castello Sonnino.

3.
Terzo giorno
Da Castelfiorentino a Certaldo, nel cuore della Valdelsa autentica

Dedica l'ultimo giorno del viaggio al Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino: il museo espone il meraviglioso ciclo di affreschi dell'artista rinascimentale Benozzo Gozzoli realizzato tra il 1484 e il 1491. Gli affreschi erano originariamente parte di grandi tabernacoli sulle principali vie di Castelfiorentino e raffigurano la vita della Vergine Maria.

Da non perdere il Santuario di Santa Verdiana e il museo collegato che espone opere di Cimabue e Taddeo Gaddi.

Seguendo la Francigena, raggiungerete Montaione, città situata in cima ad una collina che offre una vista mozzafiato sulla campagna toscana. Davanti alla Chiesa di San Regolo, che custodisce una Madonna col Bambino della scuola Cimabue, capita spesso di vedere bambini giocare a calcio; visitate il Museo Civico che ospita un'importante Stele Etrusca. Montaione è anche famosa per la lavorazione di pietre semi preziose, estratte nel piccolo borgo di Iano; al giorno d'oggi c'è un solo laboratorio che produce ancora mobili preziosi utilizzando le tecniche tradizionali.

Da non perdere nei dintorni San Vivaldo, conosciuta anche come la Gerusalemme toscana. Nei primi anni del XVI secolo, fra Tommaso da Firenze costruì 34 cappelle che riproducevano in piccola scala la Città Santa di Gerusalemme: ogni cappella era decorata con bellissime terrecotte raffiguranti episodi della vita di Cristo. Questo posto ha avuto un ruolo importante in passato grazie a Papa Leone X, che attestò che il pellegrinaggio a San Vivaldo aveva lo stesso valore di un pellegrinaggio alla Città Santa.

Infine, visitate il borgo medievale di Certaldo, racchiuso nelle sue mura medievali. Questo luogo ha dato i natali al poeta e scrittore italiano Boccaccio e Casa del Boccaccio è un importante centro culturale e un museo. Fate una passeggiata in centro e visitate il Museo di Arte Sacra e il Museo del Chiodo, con una vasta collezione di chiodi di diverse dimensioni e utilizzo, raccolti nel corso degli anni da un falegname locale. Infatti questa zona della Valdelsa è famosa per la lavorazione del legno di belle cornici.

Certaldo è famosa anche per la la cipolla rossa di Certaldo, caratterizzata da un sapore dolce e descritta per la prima volta da Boccaccio nel Decamerone. La marmellata fatta con questa cipolla si abbina perfettamente al pecorino toscano DOP.

Dedica l'ultimo giorno del viaggio al Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino: il museo espone il meraviglioso ciclo di affreschi dell'artista rinascimentale Benozzo Gozzoli realizzato tra il 1484 e il 1491. Gli affreschi erano originariamente parte di grandi tabernacoli sulle principali vie di Castelfiorentino e raffigurano la vita della Vergine Maria.

Da non perdere il Santuario di Santa Verdiana e il museo collegato che espone opere di Cimabue e Taddeo Gaddi.

Seguendo la Francigena, raggiungerete Montaione, città situata in cima ad una collina che offre una vista mozzafiato sulla campagna toscana. Davanti alla Chiesa di San Regolo, che custodisce una Madonna col Bambino della scuola Cimabue, capita spesso di vedere bambini giocare a calcio; visitate il Museo Civico che ospita un'importante Stele Etrusca. Montaione è anche famosa per la lavorazione di pietre semi preziose, estratte nel piccolo borgo di Iano; al giorno d'oggi c'è un solo laboratorio che produce ancora mobili preziosi utilizzando le tecniche tradizionali.

Da non perdere nei dintorni San Vivaldo, conosciuta anche come la Gerusalemme toscana. Nei primi anni del XVI secolo, fra Tommaso da Firenze costruì 34 cappelle che riproducevano in piccola scala la Città Santa di Gerusalemme: ogni cappella era decorata con bellissime terrecotte raffiguranti episodi della vita di Cristo. Questo posto ha avuto un ruolo importante in passato grazie a Papa Leone X, che attestò che il pellegrinaggio a San Vivaldo aveva lo stesso valore di un pellegrinaggio alla Città Santa.

Infine, visitate il borgo medievale di Certaldo, racchiuso nelle sue mura medievali. Questo luogo ha dato i natali al poeta e scrittore italiano Boccaccio e Casa del Boccaccio è un importante centro culturale e un museo. Fate una passeggiata in centro e visitate il Museo di Arte Sacra e il Museo del Chiodo, con una vasta collezione di chiodi di diverse dimensioni e utilizzo, raccolti nel corso degli anni da un falegname locale. Infatti questa zona della Valdelsa è famosa per la lavorazione del legno di belle cornici.

Certaldo è famosa anche per la la cipolla rossa di Certaldo, caratterizzata da un sapore dolce e descritta per la prima volta da Boccaccio nel Decamerone. La marmellata fatta con questa cipolla si abbina perfettamente al pecorino toscano DOP.

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