Foreste, sorgenti, borghi isolati, strade di campagna e i vapori di una terra dal cuore caldo. Se volete vivere questa parte di Toscana, mettetevi in viaggio in bici partendo dal cuore delle Colline Metallifere e arrivare fino alla costa della Maremma.
L’itinerario che vi proponiamo ha inizio a Monterotondo Marittimo, borgo autentico e piccolo gioiello di un territorio ancorato alla geotermia, importante fonte energetica costituita dai vapori naturali sprigionati dal sottosuolo. Dopo aver raggiungo Massa Marittima, il viaggio prosegue alla volta del Lago dell’Accesa, un'oasi di pace che in epoca etrusca, tra il VII e il VI secolo a.C. ha ospitato una necropoli e un villaggio costituito da abitazioni con fondazioni, muri a graticcio e tetto con tegole.
Durante la pedalata, vedrete i borghi di Scarlino e Gavorrano, Castiglione della Pescaia e l'area paludosa della Diaccia Botrona.
Il viaggio termina sull'altura di Vetulonia, una delle capitali etrusche più importanti che dominava il Lacus Prilis, lago salmastro che si estendeva fino a Roselle e costituiva una via di collegamento col mare.
Dalle Colline Metallifere si parte subito sulla bella e lunga discesa che collega Monterotondo Marittimo con la Val di Cornia. Si procede senza difficoltà fino a Montioni.
Al successivo bivio si va a sinistra sulla spettacolare strada provinciale "della Marsiliana"; in continuo saliscendi attraversa uno spicchio di Maremma di grande valore paesaggistico. La salita verso Massa Marittima non è troppo lunga (circa 4 km) ma richiede un certo allenamento.
Massa Marittima, la porta della Maremma, merita una sosta per ammirare il Duomo, il Palazzo Comunale e immergersi nelle vie della cittadina.
Dal centro di Massa si prosegue sulla Strada Comunale Massa Marittima - Accesa in costante discesa passando per le località Capanne e La Pesta, per giungere al Lago dell'Accesa.
Gradevole la discesa pedalando verso Valpiana, Cura Nuova e Scarlino Scalo (possibile deviazione verso Scarlino) dove si continua verso il Puntone e il suo porticciolo turistico.
Inizia qui la splendida strada costiera (sterrata) che passa per Cala Violina prima di rientrare a Pian d'Alma e dirigersi verso Castiglione della Pescaia. Da qui si torna verso l'entroterra costeggiando la Riserva Naturale della Diaccia Botrona fino a Ponti di Badia, dove si piega a sinistra sulla strada che, immersa nel verde, passa per il Mulino dell'Ampio prima di piegare a destra arrampicandosi verso il borgo di Vetulonia.
Nelle tombe etrusche di Vetulonia sono stati rinvenuti oggetti che testimoniano contatti con la Sardegna e il centro Europa. Le imponenti Mura dell'Arce e la straordinaria necropoli con le monumentali tombe della Pietrera e del Diavolino riportano indietro nel tempo; un salto di 2700 anni racconta l'essenza di questo viaggio che scorre in silenzio rivelando il carattere forte e ospitale di una Toscana dall'animo libero.