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Itinerari
Viaggio in Lunigiana tra borghi e sapori

Un itinerario per scoprire i prodotti tipici del nord della Toscana

Lunigiana, terra di natura, storia e sapori. In questo itinerario vi consigliamo di mettervi in viaggio in macchina per scoprire la sua cultura gastronomica. La Lunigiana, infatti, ha molto da offrire: si pensi ai necci e a tutti i prodotti derivati dalla farina di castagne, tipici della zona di Fivizzano.

O ancora alla rara cipolla di Treschietto seminata e trapiantata nelle fertili piane dominate dai ruderi del castello Malaspina; alla pregiata spalla cotta, prodotta prevalentemente nell’alta Val di Magra; e infine alla marocca di Casola, un pane di farina di castagne nato nel Quattrocento. Un buon pasto lunigianese non può finire se non con gli aromi e i profumi dell’inimitabile Elisir di China, prodotto dalla farmacia Clementi di Fivizzano, che ancora oggi custodisce segretamente le dosi e gli ingredienti adottati per il liquore.

1.
Prima tappa
Da Filattiera a Bagnone

Il nostro viaggio inizia presso la Pieve di Sorano, nella piana di Filattiera, ancora lungo la Francigena. Il primo paese che incontriamo è Bagnone, una della piazze mercantili più fortunate del Quattrocento: un punto di riferimento per i produttori agricoli, sarti, calzolai ma anche giocatori d’azzardo e usurai.

Merita una visita, a sud del borgo, la frazione di Castiglione del Terziere che sorge su un antico insediamento bizantino. Il suo castello di origine altomedievale è stato anche un possedimento della potente famiglia Malaspina. Oggi la struttura ospita il ‘Centro di Studi Umanistici Niccolò V’, che custodisce la vera eredità della Lunigiana, con un prezioso archivio e una biblioteca di grande pregio.

Gli appassionati di cibo troveranno a pochi chilometri la frazione di Treschietto, patria della celebre cipolla. Deliziosa, dolce, insuperabile – e rara – la cipolla di Treschietto viene infatti coltivata da pazienti agricoltori con antiche tecniche e accurata e gelosa tutela del seme. Molti buongustai la ricercano oggi e la apprezzano nelle sagre di paese.

Il nostro viaggio inizia presso la Pieve di Sorano, nella piana di Filattiera, ancora lungo la Francigena. Il primo paese che incontriamo è Bagnone, una della piazze mercantili più fortunate del Quattrocento: un punto di riferimento per i produttori agricoli, sarti, calzolai ma anche giocatori d’azzardo e usurai.

Merita una visita, a sud del borgo, la frazione di Castiglione del Terziere che sorge su un antico insediamento bizantino. Il suo castello di origine altomedievale è stato anche un possedimento della potente famiglia Malaspina. Oggi la struttura ospita il ‘Centro di Studi Umanistici Niccolò V’, che custodisce la vera eredità della Lunigiana, con un prezioso archivio e una biblioteca di grande pregio.

Gli appassionati di cibo troveranno a pochi chilometri la frazione di Treschietto, patria della celebre cipolla. Deliziosa, dolce, insuperabile – e rara – la cipolla di Treschietto viene infatti coltivata da pazienti agricoltori con antiche tecniche e accurata e gelosa tutela del seme. Molti buongustai la ricercano oggi e la apprezzano nelle sagre di paese.

2.
Seconda tappa
Da Bagnone a Licciana Nardi

Si entra poi nel territorio di Licciana Nardi: un agglomerato naturale di castelli e fortificazioni di grande interesse. 

Superato poi Pontebosio, che comprende un castello e un castelletto di impianto tipico medievale, si arriva al centro fortificato di Licciana. Qui è possibile visitare la vecchia residenza dei Malaspina che ancora domina possente su tutto il comune. Le strade del paese sono animate da osterie, negozi di prodotti d’artigianato artistico e soprattutto di agricultura. 

In questa zona, come tutta la Valle del Magra, si può gustare una golosità dal sapore d'altri tempi: la spalla cotta. La spalla è ritenuta il salume più pregiato del maiale: la si conservava per ricorrenze speciale, ad esempio per matrimoni, battesimi e per la trebbiatura; in passato i contadini la vendevano alla fiera di San Genesio di Filetto, il 25 agosto, e con il ricavato acquistavano il maialino da allevare per l’anno nuovo.

Si entra poi nel territorio di Licciana Nardi: un agglomerato naturale di castelli e fortificazioni di grande interesse. 

Superato poi Pontebosio, che comprende un castello e un castelletto di impianto tipico medievale, si arriva al centro fortificato di Licciana. Qui è possibile visitare la vecchia residenza dei Malaspina che ancora domina possente su tutto il comune. Le strade del paese sono animate da osterie, negozi di prodotti d’artigianato artistico e soprattutto di agricultura. 

In questa zona, come tutta la Valle del Magra, si può gustare una golosità dal sapore d'altri tempi: la spalla cotta. La spalla è ritenuta il salume più pregiato del maiale: la si conservava per ricorrenze speciale, ad esempio per matrimoni, battesimi e per la trebbiatura; in passato i contadini la vendevano alla fiera di San Genesio di Filetto, il 25 agosto, e con il ricavato acquistavano il maialino da allevare per l’anno nuovo.

3.
Terza tappa
Da Licciana Nardi a Fivizzano

Oltrepassati poi il castello e il centro storico di Bigliolo, sul torrente di Taverone, ci si addentra nel comune di Fivizzano, “la perla sperduta tra i mondi”, come la descrive Carducci. Da vedere il Museo del lavoro della valle del Lucido, che conserva oggetti e macchinari di archeologia industriale, il Parco botanico e foresteria dei Frignoli, il Mulino di Arlia e il Parco di Sassalbo, conosciuto per i grandi giacimenti di gesso.

Oltrepassati poi il castello e il centro storico di Bigliolo, sul torrente di Taverone, ci si addentra nel comune di Fivizzano, “la perla sperduta tra i mondi”, come la descrive Carducci. Da vedere il Museo del lavoro della valle del Lucido, che conserva oggetti e macchinari di archeologia industriale, il Parco botanico e foresteria dei Frignoli, il Mulino di Arlia e il Parco di Sassalbo, conosciuto per i grandi giacimenti di gesso.

4.
Quarta Tappa
Da Fivizzano a Casola in Lunigiana

Ci si addentra infine nel comune di Casola in Lunigiana, alle porte con la Garfagnana. Casola vanta origini antichissime: le sue valli sono state abitate fin dall’età del ferro. Palazzi e case in pietra testimoniano un passato glorioso, grazie alle botteghe medievali che lì operavano. Molto interessante il Museo del territorio dell’alta valle Aulella “Augusto Cesare Ambrosi”, che raccoglie la storia del territorio, dalle statue stele al dopoguerra.

Qui viene realizzata dal Medioevo la Marocca di Casola, un sorprendente pane di farina di castagna, ideale per accompagnare il celeberrimo lardo di Colonnata IGP, ma anche formaggio, pecorino e miele DOP della Lunigiana

Ci si addentra infine nel comune di Casola in Lunigiana, alle porte con la Garfagnana. Casola vanta origini antichissime: le sue valli sono state abitate fin dall’età del ferro. Palazzi e case in pietra testimoniano un passato glorioso, grazie alle botteghe medievali che lì operavano. Molto interessante il Museo del territorio dell’alta valle Aulella “Augusto Cesare Ambrosi”, che raccoglie la storia del territorio, dalle statue stele al dopoguerra.

Qui viene realizzata dal Medioevo la Marocca di Casola, un sorprendente pane di farina di castagna, ideale per accompagnare il celeberrimo lardo di Colonnata IGP, ma anche formaggio, pecorino e miele DOP della Lunigiana

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