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Itinerari
5 giorni nel Mugello tra arte e natura

Ville, residenze e la natura più selvaggia dell'alta Toscana

Il Mugello è stata una terra molto amata dalla famiglia dei Medici, che pone le sue radici a Campiano, una località del Comune di Barberino di Mugello. Ma la zona è ricca di località da visitare. Si pensi solo al fatto che proprio qui risiede la casa natale di Giotto. A Vicchio, si trova il Museo Beato Angelico di Arte Sacra e Religiosità Popolare. E che dire delle numerose residenze storiche abbracciate dal verde?

Tutto questo è Mugello. In questa proposta di 5 giorni vi consigliamo mete di viaggio per scoprire i tesori artistici del territorio, permeate di storia e tradizioni.

1.
PRIMO GIORNO
Tra musei e ville medicee

Iniziamo il viaggio da Scarperia, “terra nuova” fondata da Firenze nel 1306 che conserva il Palazzo dei Vicari. Qui si trova il Museo dei Ferri Taglienti.

Mentre scendendo verso il Lago di Bilancino, è possibile visitare il Convento di Bosco ai Frati riedificato su disegno di Michelozzo per volontà di Cosimo de’ Medici. All’interno è un mirabile Crocifisso attribuito a Donatello.

San Piero a Sieve si incontra la Villa Medicea di Cafaggiolo, residenza tra le preferite di Lorenzo il Magnifico; proseguendo ci si imbatte infine nel Castello del Trebbio.

Iniziamo il viaggio da Scarperia, “terra nuova” fondata da Firenze nel 1306 che conserva il Palazzo dei Vicari. Qui si trova il Museo dei Ferri Taglienti.

Mentre scendendo verso il Lago di Bilancino, è possibile visitare il Convento di Bosco ai Frati riedificato su disegno di Michelozzo per volontà di Cosimo de’ Medici. All’interno è un mirabile Crocifisso attribuito a Donatello.

San Piero a Sieve si incontra la Villa Medicea di Cafaggiolo, residenza tra le preferite di Lorenzo il Magnifico; proseguendo ci si imbatte infine nel Castello del Trebbio.

2.
SECONDO GIORNO
Borgo San Lorenzo tra tradizioni e artigianato

A Borgo San Lorenzo è consigliata la visita alla Pieve di San Lorenzo, importante edificio romanico che conserva una preziosa Madonna attribuita a Giotto e al particolare Museo della Manifattura Chini nella restaurata Villa Pecori Giraldi, dedicato alla poliedrica attività della famiglia Chini avvenuta durante il periodo liberty. Il museo ospita mostre temporanee di ceramica provenienti da altre collezioni e musei.

Chi è alla ricerca di ambienti naturali e aria pulita può recarsi nei dintorni al Museo della Civiltà Contadina di Casa d’Erci, dove è possibile, oltre alla visita alla colonica in cui sono esposti attrezzi e arredi di vita contadina, fare una piccola escursione, massimo un’ora, sul sentiero naturalistico che attraversa il bosco e il torrente e quindi rifocillarsi nell’area attrezzata per pic-nic.

A Borgo San Lorenzo è consigliata la visita alla Pieve di San Lorenzo, importante edificio romanico che conserva una preziosa Madonna attribuita a Giotto e al particolare Museo della Manifattura Chini nella restaurata Villa Pecori Giraldi, dedicato alla poliedrica attività della famiglia Chini avvenuta durante il periodo liberty. Il museo ospita mostre temporanee di ceramica provenienti da altre collezioni e musei.

Chi è alla ricerca di ambienti naturali e aria pulita può recarsi nei dintorni al Museo della Civiltà Contadina di Casa d’Erci, dove è possibile, oltre alla visita alla colonica in cui sono esposti attrezzi e arredi di vita contadina, fare una piccola escursione, massimo un’ora, sul sentiero naturalistico che attraversa il bosco e il torrente e quindi rifocillarsi nell’area attrezzata per pic-nic.

3.
TERZO GIORNO
Le perle della vallata mugellana

Da Borgo San Lorenzo si imbocca la strada regionale Faentina in direzione Firenze e, raggiunto il Passo di Vetta Le Croci, la strada a destra conduce al Convento di Montesenario, dominante tutta la vallata mugellana. La chiesa originaria fu edificata dai padri Servi di Maria nel 1241.

Nelle vicinanze troviamo il Parco e la Villa Demidoff. La tenuta fu comprata nel 1569 dal Granduca Francesco che affidò al Buontalenti il progetto di costruzione della Villa. Il palazzo e i fabbricati intorno furono demoliti dai Lorena. Il Principe russo Demidoff acquistò successivamente la tenuta e adattò a villa l’antica paggeria. Il Parco è magnifico con tracce di grotte artificiali e fontane: rimane la statua - fontana dell’Appennino ideata dal Giambologna e la cappella esagonale retta da 14 colonne di pietra con la cupola laminata in piombo.

Da Borgo San Lorenzo si imbocca la strada regionale Faentina in direzione Firenze e, raggiunto il Passo di Vetta Le Croci, la strada a destra conduce al Convento di Montesenario, dominante tutta la vallata mugellana. La chiesa originaria fu edificata dai padri Servi di Maria nel 1241.

Nelle vicinanze troviamo il Parco e la Villa Demidoff. La tenuta fu comprata nel 1569 dal Granduca Francesco che affidò al Buontalenti il progetto di costruzione della Villa. Il palazzo e i fabbricati intorno furono demoliti dai Lorena. Il Principe russo Demidoff acquistò successivamente la tenuta e adattò a villa l’antica paggeria. Il Parco è magnifico con tracce di grotte artificiali e fontane: rimane la statua - fontana dell’Appennino ideata dal Giambologna e la cappella esagonale retta da 14 colonne di pietra con la cupola laminata in piombo.

4.
QUARTO GIORNO
Vicchio, la "casa" di Giotto

Si ritorna quindi in valle a Borgo San Lorenzo concludendo l'itinerario a Vicchio con le visite al Museo Beato Angelico di Arte Sacra e Religiosità Popolare e alla Casa natale di Giotto a Vespignano, località che si trova tra Vicchio e Borgo San Lorenzo.

Si ritorna quindi in valle a Borgo San Lorenzo concludendo l'itinerario a Vicchio con le visite al Museo Beato Angelico di Arte Sacra e Religiosità Popolare e alla Casa natale di Giotto a Vespignano, località che si trova tra Vicchio e Borgo San Lorenzo.

5.
QUINTO GIORNO
Nelle terre di Dino Campana

A Firenzuola è consigliata la visita al Museo della pietra serena, ospitato nel palazzo municipale chiamato la Rocca e dedicato alla escavazione e lavorazione tradizionale della pietra alla vicina Moscheta dove, oltre a facili escursioni a piedi e a cavallo, è possibile visitare nella millenaria Abbazia Vallombrosana il Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino Mugellano.

Lasciata Firenzuola si prosegue per San Pellegrino, Coniale e Tirli raggiungendo, dopo circa 30 km di strada con pochissimo traffico, Palazzuolo Sul Senio. Il curatissimo borgo medioevale, attraversato dal fiume Senio, conserva nella piazza principale il trecentesco Palazzo dei Capitani che ospita le sedi del Museo delle Genti di Montagna e del Museo Archeologico Alto Mugello. Poco distante è il Santuario della Madonna delle Nevi di Quadalto del XV sec.

Infine, si giunge a Marradi, il paese, dove nacque ed abitò il poeta Dino Campana, mantiene un notevole centro storico con importanti palazzi, l’elegantissimo Teatro degli Animosi con forme tardo-settecentesche, e la Chiesa di San Lorenzo, all’interno della quale sono conservati mirabili dipinti della fine del ‘400 del Maestro di Marradi. 

A Firenzuola è consigliata la visita al Museo della pietra serena, ospitato nel palazzo municipale chiamato la Rocca e dedicato alla escavazione e lavorazione tradizionale della pietra alla vicina Moscheta dove, oltre a facili escursioni a piedi e a cavallo, è possibile visitare nella millenaria Abbazia Vallombrosana il Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino Mugellano.

Lasciata Firenzuola si prosegue per San Pellegrino, Coniale e Tirli raggiungendo, dopo circa 30 km di strada con pochissimo traffico, Palazzuolo Sul Senio. Il curatissimo borgo medioevale, attraversato dal fiume Senio, conserva nella piazza principale il trecentesco Palazzo dei Capitani che ospita le sedi del Museo delle Genti di Montagna e del Museo Archeologico Alto Mugello. Poco distante è il Santuario della Madonna delle Nevi di Quadalto del XV sec.

Infine, si giunge a Marradi, il paese, dove nacque ed abitò il poeta Dino Campana, mantiene un notevole centro storico con importanti palazzi, l’elegantissimo Teatro degli Animosi con forme tardo-settecentesche, e la Chiesa di San Lorenzo, all’interno della quale sono conservati mirabili dipinti della fine del ‘400 del Maestro di Marradi. 

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