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Itinerari
Il sentiero per raggiungere la Cala del Ceppo

Un itinerario trekking che attraversa le naturali meraviglie dell'Isola di Capraia

Una piccola isola dall’anima selvaggia: questa è Capraia, una delle gemme dell’Arcipelago Toscano, una concentrazione di natura, profumi e sfumature capaci di affascinare chiunque la visiti.

Tra le insenature più straordinarie di Capraia, c’è sicuramente quella della Cala del Ceppo, lungo la costa orientale dell’isola. Un tempo costituiva un utile approdo per le persone del posto, distante un paio di chilometri dall’attuale borgo.

Ancora oggi la Cala del Ceppo è amata e apprezzata per il suo fondale fatto di scogli e sabbia, da esplorare con maschera e boccaglio tra le onde azzurre. Per raggiungerla, è possibile seguire un itinerario trekking (di circa 8 km andata e ritorno) che parte proprio dal centro del paese, si addentra nella macchia mediterranea nella zona della Piana, fino al punto di balneazione. 

1.
Prima tappa
Dal paese verso il Sentiero del Reganico

Scarpe da trekking, cappello per proteggersi dal sole, acqua e via! Siamo pronti a iniziare il nostro viaggio. L’escursione, come anticipato, inizia nel cuore del paese di Capraia, cioè da Piazza Milano. Ci incamminiamo costeggiando il fianco della Chiesa di San Nicola e lasciamo il borgo alle nostre spalle percorrendo una strada in leggera salita.

Proseguiamo tra muretti a secco e vegetazione tipica, composta da qualche rara pianta di quercia, pino, arbusti di cisto, ginestra, mirto e lentisco.

Superiamo lo slargo di una vecchia cava ormai abbandonata: qui si interseca il sentiero del Reganico che serve a raggiungere la Cala dello Zurletto. Ignoriamo la deviazione e ammiriamo sulla destra lo splendido panorama con i rilievi della ‘dorsale’ che da nord a sud caratterizza tutta l’isola.

Scarpe da trekking, cappello per proteggersi dal sole, acqua e via! Siamo pronti a iniziare il nostro viaggio. L’escursione, come anticipato, inizia nel cuore del paese di Capraia, cioè da Piazza Milano. Ci incamminiamo costeggiando il fianco della Chiesa di San Nicola e lasciamo il borgo alle nostre spalle percorrendo una strada in leggera salita.

Proseguiamo tra muretti a secco e vegetazione tipica, composta da qualche rara pianta di quercia, pino, arbusti di cisto, ginestra, mirto e lentisco.

Superiamo lo slargo di una vecchia cava ormai abbandonata: qui si interseca il sentiero del Reganico che serve a raggiungere la Cala dello Zurletto. Ignoriamo la deviazione e ammiriamo sulla destra lo splendido panorama con i rilievi della ‘dorsale’ che da nord a sud caratterizza tutta l’isola.

2.
Seconda tappa
In cammino tra eriche, corbezzoli e una chiesa

Entriamo nell’area tutelata dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e, dopo circa 2 km, ci si imbatte in un bivio che indica a destra la direzione per il Monte Arpagna e a sinistra quella per la Cala del Ceppo/bivio dello Zenobito/pieve di Santo Stefano. Continuiamo quindi prendendo la strada a sinistra fino a trovare un’altra biforcazione. Anche questa volta, proseguiamo prendendo la strada sterrata a sinistra.

Dopo circa 65 metri si apre a destra, in leggera discesa, il sentiero che ci porterà alla Cala del Ceppo. L'itinerario passa davanti alla piccola pieve romanica di Santo Stefano, immersa nella vegetazione. In questo tratto e in quello successivo è necessario prestare particolare attenzione perché il fondo del sentiero risulta irregolare.

Entriamo nell’area tutelata dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e, dopo circa 2 km, ci si imbatte in un bivio che indica a destra la direzione per il Monte Arpagna e a sinistra quella per la Cala del Ceppo/bivio dello Zenobito/pieve di Santo Stefano. Continuiamo quindi prendendo la strada a sinistra fino a trovare un’altra biforcazione. Anche questa volta, proseguiamo prendendo la strada sterrata a sinistra.

Dopo circa 65 metri si apre a destra, in leggera discesa, il sentiero che ci porterà alla Cala del Ceppo. L'itinerario passa davanti alla piccola pieve romanica di Santo Stefano, immersa nella vegetazione. In questo tratto e in quello successivo è necessario prestare particolare attenzione perché il fondo del sentiero risulta irregolare.

3.
Terza tappa
Le meraviglie della Cala del Ceppo

Superata la chiesa, al terzo bivio, prendiamo la direzione a sinistra seguendo il sentiero 409. In circa 30 minuti si raggiunge la Cala del Ceppo, attraversando la vegetazione mediterranea caratteristica di Capraia, che comprende anche eriche e corbezzoli.

Dalla Cala, prima di concederci un tuffo nel mare limpido, si possono ammirare le scogliere della della Punta della Civitata a sinistra e della Punta del Patello a destra.
Lungo la linea di costa rocciosa non è raro scorgere polpi, murene e qualche piccola cernia, mentre a una ventina di metri dalla riva il fondale sabbioso permette di osservare sogliole, rombi e triglie.

Per tornare al punto di partenza, è sufficiente ripercorrere il cammino a ritroso. La risalita, impegnativa ma breve, si trasforma in un sentiero pianeggiante e poi in discesa verso il centro abitato.

Superata la chiesa, al terzo bivio, prendiamo la direzione a sinistra seguendo il sentiero 409. In circa 30 minuti si raggiunge la Cala del Ceppo, attraversando la vegetazione mediterranea caratteristica di Capraia, che comprende anche eriche e corbezzoli.

Dalla Cala, prima di concederci un tuffo nel mare limpido, si possono ammirare le scogliere della della Punta della Civitata a sinistra e della Punta del Patello a destra.
Lungo la linea di costa rocciosa non è raro scorgere polpi, murene e qualche piccola cernia, mentre a una ventina di metri dalla riva il fondale sabbioso permette di osservare sogliole, rombi e triglie.

Per tornare al punto di partenza, è sufficiente ripercorrere il cammino a ritroso. La risalita, impegnativa ma breve, si trasforma in un sentiero pianeggiante e poi in discesa verso il centro abitato.

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