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Itinerari
Castagneto Carducci: viaggio nella campagna più suggestiva

Un itinerario tra vino e colline, nel tipico paesaggio toscano

Una giornata di sole e la voglia di ammirare la campagna toscana: vi portiamo a scoprire il paese di Castagneto Carducci, andando a visitare un territorio riccamente coltivato a vigneti e olivi. Un'occasione per scoprire i luoghi di produzione di una delle DOC più apprezzate d'Italia, quella di Bolgheri.
1.
Prima tappa
Castagneto Carducci

Iniziamo il viaggio da Castagneto Carducci, una delle mete più amate dai turisti italiani e stranieri. Qui, infatti, ci troviamo a pochi passi dal mare ma, allo stesso tempo, siamo circondati da una ricca e prospera vegetazione. Non sorprende, quindi, che il territorio sia stato una fonte di ispirazione per il poeta Carducci.

Famoso è il Viale dei Cipressi, che collega Castagneto Carducci a Bolgheri, altra perla maremmana. Ma il territorio offre altri scorci e attività imperdibili. Per approfondire la vita e le opere del Maestro si può sempre visitare il Museo a lui dedicato: materiale fotografico, libri e poesie sono consultabili presso il Palazzo Comunale.

Un altro buon motivo per visitare il paese è la Strada del Vino, che si snoda lungo la Bolgherese e collega le principali sedi di produzione di vini e di olio

Iniziamo il viaggio da Castagneto Carducci, una delle mete più amate dai turisti italiani e stranieri. Qui, infatti, ci troviamo a pochi passi dal mare ma, allo stesso tempo, siamo circondati da una ricca e prospera vegetazione. Non sorprende, quindi, che il territorio sia stato una fonte di ispirazione per il poeta Carducci.

Famoso è il Viale dei Cipressi, che collega Castagneto Carducci a Bolgheri, altra perla maremmana. Ma il territorio offre altri scorci e attività imperdibili. Per approfondire la vita e le opere del Maestro si può sempre visitare il Museo a lui dedicato: materiale fotografico, libri e poesie sono consultabili presso il Palazzo Comunale.

Un altro buon motivo per visitare il paese è la Strada del Vino, che si snoda lungo la Bolgherese e collega le principali sedi di produzione di vini e di olio

2.
Seconda tappa
Bolgheri

Si giunge così sulla provinciale bolgherese che collega Castagneto a Bolgheri. Oltre alla bellezza della campagna in cui ci muoviamo occorre rilevare l'importanza che queste terre ricoprono nel panorama vinicolo italiano. La DOC Bolgheri vede la quasi totalità delle sue vigne sparse in questa zona che andiamo ad attraversare, e i nomi delle aziende che incontriamo lungo il tragitto sono tra i più famosi del panorama internazionale; i cartelli della Strada del Vino Costa degli Etruschi ci ricordano appunto questo. Proseguiamo tra le cantine e gli oliveti sempre tenendo come riferimento il paese di Bolgheri; i poderi e le aziende si susseguono senza sosta ai lati del nostro percorso che procede dritto incontrando solo due piccole curve.

Si giunge così sulla provinciale bolgherese che collega Castagneto a Bolgheri. Oltre alla bellezza della campagna in cui ci muoviamo occorre rilevare l'importanza che queste terre ricoprono nel panorama vinicolo italiano. La DOC Bolgheri vede la quasi totalità delle sue vigne sparse in questa zona che andiamo ad attraversare, e i nomi delle aziende che incontriamo lungo il tragitto sono tra i più famosi del panorama internazionale; i cartelli della Strada del Vino Costa degli Etruschi ci ricordano appunto questo. Proseguiamo tra le cantine e gli oliveti sempre tenendo come riferimento il paese di Bolgheri; i poderi e le aziende si susseguono senza sosta ai lati del nostro percorso che procede dritto incontrando solo due piccole curve.

3.
Terza tappa
San Guido

Concludiamo l'itinerario in località San Guido, a cui è dedicata un'ode composta da Giosuè Carducci. Oltre ai "cipressi alti e schietti", si può ammirare l'Oratorio di San Guido, realizzato del Settecento per volere della famiglia Della Gherardesca.

L'obelisco che si innalza nei pressi dell'oratorio risale invece ai primi anni del Novecento e fu costruito per commemorare Giosuè Carducci ad un anno dalla morte.

Concludiamo l'itinerario in località San Guido, a cui è dedicata un'ode composta da Giosuè Carducci. Oltre ai "cipressi alti e schietti", si può ammirare l'Oratorio di San Guido, realizzato del Settecento per volere della famiglia Della Gherardesca.

L'obelisco che si innalza nei pressi dell'oratorio risale invece ai primi anni del Novecento e fu costruito per commemorare Giosuè Carducci ad un anno dalla morte.

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