Malmantile, nella campagna di Lastra a Signa, in origine era rappresentato da un'antica stazione di posta e da alcune case sparse lungo la vecchia via Pisana. La tradizione vuole che sant’Ambrogio, di passaggio per il contado fiorentino, si fermasse in una locanda presso l’attuale borgo. Il futuro vescovo di Milano chiese all’albergatore come se la passasse. L’uomo rispose che non c’era da lamentarsi, in quanto Dio gli aveva dato una vita senza grosse preoccupazioni.
Sant’Ambrogio, indispettito dalla buona sorte dell’albergatore, ritenendolo per giunta in combutta con il demonio, lanciò una maledizione contro la sua casa. “Mala Mantilia!” disse, “maledetta tovaglia” intendendo sottolineare con questa invettiva la malvagità dei suoi ospiti! Dopo le parole di Sant’Ambrogio la casa dell’albergatore sprofondò nelle viscere della terra portando con sé l’uomo e tutta la sua famiglia. Una lapide posta su un tabernacolo subito fuori le mura di Malmantile ricorda ancora oggi questa leggenda.