Con poche parole - "Che meraviglia! Ma questa è la Svizzera Pesciatina!" - Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi battezzò questa porzione di montagne che gli ricordava il rigoglioso e variegato ambiente svizzero.
Le dieci comunità che si trovano in quest’area hanno una storia millenaria, ricca di cultura e tradizione e sono raccolte sotto il nome di "castella”. Pietrabuona, Vellano, Sorana, Medicina, Fibbialla, Aramo, Castelvecchio, San Quirico, Stiappa e Pontito sono i paesi che si distendono in una sorta di ellisse su tre valli: la Valleriana, la Val di Torbola e la Val di Forfora. Questi antichi borghi posseggono tutti una struttura ben definita: sono interamente costruiti in pietra serena, esposti a sud e protetti da mura e torri di avvistamento che nel tempo hanno visto mutare la loro funzione in residenze o in torri campanarie.
Questo borgo fortificato, situato su un poggio in posizione strategica, prende il nome dalle cave di pietra serena che per secoli hanno fornito la materia prima per la costruzione dei palazzi pesciatini e fiorentini. Nella parte bassa è visitabile il Museo della Carta, che raccoglie le testimonianze della secolare e prestigiosa attività che si svolgeva nella zona. L’antichissima Chiesa è dedicata a S. Matteo e conserva al suo interno due statue lignee policrome del XV secolo molto antiche che rappresentano S. Michele e S. Colombano.
Il castello è documentato prima del Mille ed è stato luogo conteso tra lucchesi e fiorentini; presenta un assetto urbano in cui si impone l’antica pieve dei Santi Sisto e Martino, che conserva un fonte battesimale della metà del Cinquecento e due statue quattrocentesche raffiguranti la Madonna col Bambino.
Il castello di Fibbialla, documentato dal X secolo, segna l’ingresso della chiesa di S. Michele, riedificata alla fine del XVIII secolo, nella quale si conserva una scultura quattrocentesca della Vergine Annunziata.
Nel cuore della Svizzera Pesciatina si trova anche l’affascinante borgo di Aramo, un continuo di case addossate l’una all’altra e di ripide scalette. Seguendo le tracce di cunicoli sotterranei - usati in passato dagli abitanti in caso di assedio per scappare - si arriva nel punto più alto dell’abitato dove si trova la chiesa di San Frediano.
San Quirico rappresenta uno dei più bei castelli della Valleriana. Collocato sul versante orientale del Monte Battifolle, è un paese che offre la vista di tutte le valli. In posizione più bassa si trova la Chiesa romanica dedicata ai SS. Quirico e Giuditta all’interno della quale sono conservati due pregevoli fonti battesimali. Di notevole interesse è il Museo della Civiltà Contadina, realizzato all’interno del complesso agrituristico Il Frantoio.
Il borgo è preceduto dall’isolata pieve dei SS. Ansano e Tommaso, uno degli esempi più interessanti di romanico della valle, edificata nell’XI secolo da maestri comacini su un preesistente edificio. Proseguendo poco più avanti, in basso, si trova il borgo, di origine medievale, che mantiene della sua primitiva struttura le suggestive vie castellane che si inerpicano sino alla Chiesa di S. Ansano.
L’antico castello sorge sull’antico confine tra granducato di Toscana e il ducato di Lucca. La pieve di Santa Maria Assunta si trova in posizione elevata e denuncia un forte richiamo all’arte romanica. Da Stiappa si scende fino al Mulino del Fontanone, dove è presente un percorso di trekking chiamato la Via dei mulini.
Il castello, noto sin dal IX secolo come possesso dei vescovi di Lucca, sorge presso la sorgente del fiume Pescia. Il borgo ha conservato integro l’impianto fortificato; all’interno l’abitato si articola secondo un particolare andamento piramidale al cui vertice si erge la Chiesa dei SS. Andrea e Lucia. Una passeggiata all’interno di questo paese, la cui forma ricorda un ventaglio adagiato sulla morbida natura incontaminata, svelerà agli occhi più attenti segni artistici di notevole livello che un tempo esprimevano la dignità e la storia del luogo.
Vellano è il capoluogo riconosciuto della Svizzera Pesciatina e un tempo rinomata località di villeggiatura. Il paese sorge in posizione panoramica sulla valle del fiume Pescia ed è noto per la sua Pieve medievale già dal X secolo. Un tempo fu feudo della famiglia Garzoni, e alla metà del Trecento il politico e letterato Coluccio Salutati redasse quegli statuti che per lungo tempo ne sancirono le caratteristiche amministrative. Interessante è il Museo Storico Etnografico del Minatore e del Cavatore, detto anche “La Miniera di Publio”, che espone arnesi da lavoro tipici dell’attività di estrazione della roccia che veniva praticata nella zona e una ricca collezione di minerali.
L’antico borgo prende il nome dalla rocca, della quale rimangono oggi soltanto alcuni resti, e che un tempo era detta “sovrana” per la sua posizione a dominio della vallata. La particolare pianta ellittica del borgo culmina nella piazza dove è situata la chiesa dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Sorana è celebre per la produzione di un particolare tipo di fagiolo dal gusto delicato e certificato IGP, ed è oggi meta di buongustai a caccia di prelibatezze.