
3 motivi per visitare il Monte Amiata
Boschi, sorgenti e antiche tradizioni: emozioni ad alta quota tutto l'anno
Vallate, sorgenti, colline, acque termali

I boschi carichi di faggete, le vasche termali di Bagno Vignoni e Bagni San Filippo, le sorgenti del Vivo d'Orcia, i sentieri della Riserva naturale del Pigelleto e del Parco Faunistico del Monte Amiata, l'equilibrio rinascimentale di Pienza e la suggestione dell'antica Abbazia longobarda di Abbadia San Salvatore: sono solo alcuni dei tesori del paesaggio e i gioielli dell'architettura del territorio.
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Arte e monumenti

Protagonisti del viaggio sono anche i monumenti tra i più importanti della nostra civiltà, che raccontano una storia iniziata alla fine dell'impero romano e proseguita ininterrottamente fino ai giorni nostri: un itinerario conduce tra i capolavori custoditi nelle antiche abbazie del territorio - il San Salvatore al Monte Amiata, con la splendida cripta longobarda, Monte Oliveto Maggiore con gli affreschi del Sodoma, Sant'Antimo, che un'antica leggenda vuole fondata dall'imperatore Carlo Magno e in cui ancora oggi risuonano i canti gregoriani dei monaci.
Feste e tradizioni

Un secondo percorso guida, invece, nella suggestione di rituali e tradizioni che, a luglio, riportano Abbadia San Salvatore indietro di secoli, tra botteghe e tabernae, in occasione della Festa Medievale che rievoca l'offerta dei Censi.
E poi i frutti della terra, in autunno particolarmente prodiga di doni che riempiono le tavole di feste e sagre: un tripudio di sapori e colori, pretesto per riscoprire il gusto ma anche il piacere di ritrovarsi e stare insieme. L'Amiata è anche il luogo per lasciarsi incantare da due dei riti più affascinanti e antichi del territorio: quello dell'accensione delle fiaccole, un fuoco che accompagna e scalda la vigilia di Natale ad Abbadia San Salvatore, e il Palio di Piancastagnaio che, in agosto, eccita gli animi della gente delle quattro contrade del borgo.
Info: terresiena.it
