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Giornate FAI all'aperto

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Il 27 e 28 giugno un weekend per riscoprire i tesori toscani

Con oltre 200 luoghi in più di 150 località, il Fondo Ambiente Italiano torna a celebrare la bellezza del patrimonio italiano e per la prima volta in 35 edizioni lancia le speciali Giornate Fai all'aperto interamente dedicate al rapporto tra cultura e natura, il 27 e il 28 giugno (prenotazione obbligatoria con contributo minimo entro le 15 del 26 giugno su www.giornatefai.it). A causa della pandemia, spiega il presidente del Fai Andrea Carandini, "con gran dolore abbiamo dovuto rinunciare all'edizione di primavera. Queste nuove Giornate saranno un'innovazione permanente? Lo vedremo, per ora sono una ripartenza".

Grazie agli infaticabili gruppi di volontari, le Giornate all'aperto - con il Patrocinio del Mibact e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e seguite dalla Rai - ora spalancheranno eccezionalmente porte e cancelli in parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e spazi privati segreti. Un modo per rispettare le misure di sicurezza imposte dal Covid, ma anche per riscoprire una "cultura della natura" ed educarci a proteggere il patrimonio verde, tema ormai di urgente attualità.

In Toscana sono tanti i luoghi da visitare.Si va dal Giardino di Villa Caruso a Bellosguardo, a Lastra a Signa, splendida dimora del Cinquecento da cui si gode di un panorama unico su tutta la valle dell'Arno che nel 1906 fu acquistata dal tenore Enrico Caruso, all'Orto Botanico delle Alpi Apuane “Pellegrini-Ansaldi" a Pian della Fioba, lungo la strada panoramica che collega Massa con la Garfagnana, un piccolo angolo di paradiso dedicato alla flora apuana. 
E ancora la Torre e Casa Campatelli nel cuore di San Gimignano, che racconta la vita di una tipica famiglia toscana dell'Ottocento e insieme la storia del borgo senese.

Da non perdere anche il giardino barocco di Villa Sermolli a Buggiano Castello, in Valdinievole: lo spazio verde si sviluppa verticalmente come un fondale di teatro e grazie al microclima dovuto alla vicinanza del padule è ricco di garumi, dai limoni ai mandarini.
A Volterra inoltre si può partecipare a una passeggiata attraverso duemila anni di storia della città, che inizia  dalla duecentesca Porta di Docciola per proseguire sul sentiero che conduce al complesso monastico degli Olivetani.  A Pistoia invece si può visitare la Fattoria di Celle, dove si conserva la collezione Gori, una raccolta privata di arte ambientale unica al mondo che vanta oggi 80 opere realizzate da artisti internazionali.