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Promontorio di Ansedonia

nature
Elementi naturalistici

Un promontorio nella macchia mediterranea, dove antichi siti archeologici e torri difensive si affacciano sulla distesa del Mar Tirreno

Ansedonia è una frazione di Orbetello che sorge sull’omonimo promontorio, a poco più di 100 m s.l.m. È circondata da una rigogliosa macchia mediterranea che termina in due lunghe spiagge di sabbia scura, rivolte una verso Orbetello e il Tombolo della Feniglia, l’altra verso Capalbio.

Le abitazioni di Ansedonia sono tutte di recente costruzione ma l’intera zona sorge su un antico sito romano rimasto a lungo incontaminato. La natura continua ad essere l’indiscussa regina: la vegetazione cresce placida e avvolge tutto il promontorio fino alle spiagge, comprese nella Riserva naturale Duna Feniglia.

Tratti di litorale libero si alternano agli stabilimenti balneari, e ovunque è possibile distinguere le tracce delle civiltà che si sono succedute in quest’area, perfettamente integrate nel paesaggio. 

Tra le architetture militari che più si impongono alla vista ci sono le torri d’avvistamento che sorgono sulla costa: la Torre della Tagliata - sorta sui resti di un’antica fortificazione medievale - rivolge lo sguardo al Tirreno e per alcuni anni fu la dimora del compositore Giacomo Puccini, che qui iniziò a lavorare alla Turandot.
Più interna è la Torre di San Pancrazio, una fortificazione spagnola del XVI secolo, mentre sull’altro versante della costa sorgono i ruderi imponenti della Torre di San Biagio, il baluardo di epoca medievale rinforzato dagli spagnoli nel XVI secolo; l’edificio sorge nei pressi dello Spacco della Regina, una grotta naturale utilizzata dai romani per far defluire le acque ed evitare l’insabbiamento del porto a seguito della marea.
Con lo stesso scopo fu costruita anche la Tagliata Etrusca: a dispetto del nome, questo canale è di origine romana, una testimonianza rilevante nel campo dell’ingegneria idraulica.

A poca distanza da Ansedonia si trova la Città di Cosa, un antico sito romano del III a.C. dove la macchia mediterranea avvolge i resti di dimore e abitazioni secolari. Il Museo Archeologico Nazionale ne conserva i reperti più importanti.