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Battistero di San Giovanni a Firenze

church
Luoghi della fede

Arricchito da un mosaico straordinario e da tre magnifiche porte in bronzo dorato

Il Battistero di San Giovanni è uno dei luoghi di culto più antichi di Firenze: nel Medioevo si credeva fosse un tempio pagano di epoca romana dedicato a Marte e poi trasformato in chiesa.

Posizionato di fronte alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, è caratterizzato da un'affascinante struttura geometrica a pianta ottagonale ed è interamente ricoperto da marmo bianco e verde di Prato.

Battistero di Firenze
Battistero di Firenze - Credit: Stefano Cannas

Al suo interno spicca lo straordinario mosaico della cupola, per l'epoca una delle più grandi al mondo decorata con questa tecnica. I mosaici su sfondo oro, dominati dalla figura gigantesca di Cristo e del giudizio universale, furono eseguiti dal 1266 agli inizi del Trecento da artisti di formazione bizantina provenienti da Venezia, ai quali si aggiunsero artisti toscani come Coppo di Marcovaldo e Cimabue, il maestro di Giotto.

Dentro il Battistero si possono ammirare anche alcune preziose opere di scultura, come la tomba di Giovanni XXIII, antipapa morto a Firenze nel 1426, progettata da Donatello e Michelozzo, mentre la straordinaria ascetica Maddalena di Donatello è stata spostata ed è oggi esposta nel Museo dell’Opera del Duomo.

La Porta del Paradiso
La Porta del Paradiso

Il Battistero è famoso anche per i suoi magnifici tre portali in bronzo dorato.
La Porta Sud, la più antica, venne scolpita tra il 1330 e il 1336 da Andrea Pisano con episodi della vita di San Giovanni e con le virtù.
Sulla Porta Nord, realizzata da Lorenzo Ghiberti, sono raffigurate le scene del Nuovo Testamento e degli Evangelisti.
Infine la Porta Est, la più celebre, anch'essa opera del Ghiberti; questo capolavoro dell’arte del Rinascimento, soprannominata da Michelangelo "Porta del Paradiso", è completamente dorata e fu completata nel 1452 con le scene dell’Antico Testamento. I pannelli originali, danneggiati durante l’alluvione di Firenze del 1966, sono stati restaurati e si possono ammirare in tutto il loro splendore nel Museo dell’Opera del Duomo, accanto alle altre due porte originali.

Museo dell'Opera del Duomo
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