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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

nature
Elementi naturalistici

Un’atmosfera magica ai piedi dell’Appennino

È il parco più verde dItalia e d’autunno si tinge di mille colori, tanto che è uno dei luoghi migliori per ammirare il foliage, ovvero lo spettacolo delle foglie che si tingono di tutte le sfumature del rosso, giallo e arancione.

Si tratta del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: una delle aree forestali più incontaminate d’Europa, vera oasi di natura e silenzio che si estende a cavallo tra la Toscana e l’Emilia Romagna. Qui vivono caprioli, cervi, daini, cinghiali e anche il lupo, che dopo una lunga assenza è tornato in anni recenti a popolare con successo questangolo di Appennino.

Daini nel Parco delle Foreste Casentinesi
Daini nel Parco delle Foreste Casentinesi - Credit: Parco Nazionale Foreste Casentinesi

La superficie del Parco si estende per oltre 38mila ettari, dal Monte Falterona a nord al Passo dei Mandrioli a sud e il paesaggio cambia tra un versante e laltro: dolce quello toscano, ripido e accidentato quello romagnolo. Gli splendidi boschi nascondono eremi e monasteri, come La Verna e Camaldoli, scelti nell’antichità come luoghi ideali per coltivare la spiritualità e la meditazione, immersi nella natura e lontano dalle insidie del mondo.

Le nobili e storiche foreste sono rimaste intatte nei secoli grazie alla lungimiranza di monaci e amministratori forestali: qui si trovano le antiche foreste del Granducato di Toscana, quelle che rifornivano di legname pregiato gli arsenali di Livorno e di Pisa, nonché l’Opera del Duomo di Firenze.

Le cascate dell'Acquacheta
Le cascate dell'Acquacheta
L'autunno al Parco delle Foreste Casentinesi
L'autunno al Parco delle Foreste Casentinesi - Credit: Mattia Marasco

Nel Parco si possono ammirare cascate fiabesche come quella dell'Acquacheta, descritta già da Dante nella Divina Commedia, ma anche luoghi come Castagno d’Andrea, splendido borgo immerso nelle marronete, ovvero i boschi di secolari castagni coltivati per la produzione di marroni che un tempo costituivano la base alimentare della gente di montagna.
Da qui si può partire per un’escursione al Monte Falterona, dove si trovano le sorgenti del fiume Arno e il Lago degli Idoli, antichissimo luogo di culto degli Etruschi e il più importante sito archeologico del Casentino.

Tra i luoghi più belli da visitare anche il Lago di Ponte, un bacino artificiale perfettamente inserito nel situato in una delle zone più ricche di sentieri del Parco, ma anche il pittoresco borgo medievale di San Benedetto in Alpe, gli antichi mulini di Fiumicello e Castel dell’Alpe, dove le macine sono ancora funzionanti, il Monte Penna, splendido punto panoramico sull foresta della Lama e su gran parte delle valli che scendono verso la Romagna. Lo spettacolo dalla cima del monte è uno dei più suggestivi dell’Appennino con foreste foreste secolari a perdita d'occhio e, nelle giornate limpide, si arriva a scorgere anche il littorale adriatico.

L’area protetta si può visitare con piacevoli escursioni a piedi, in mountain bike, a cavallo o, in inverno, con gli sci da escursionismo lungo gli oltre 650 chilometri della rete sentieristica.

Nel 2017 le faggete vetuste del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi sono entrate a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

L’area designata per il Parco Nazionale comprende la Riserva Integrale di Sasso Fratino, prima Riserva Integrale istituita in Italia nel 1959 in gestione al Reparto Carabinieri Biodiversità di Pratovecchio, per un totale di circa 7.724,28 ha: si tratta del sito di maggiori dimensioni tra quelli designati in Italia e uno dei più estesi complessi forestali vetusti d’Europa.

Parco Foreste Casentinesi
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