Il
Museo archeologico Versiliese "Bruno Antonucci", fin dalla sua istituzione nel 1968, ha avuto sede presso il Palazzo Moroni in Piazza del Duomo a
Pietrasanta, prima come deposito e poi come esposizione aperta al pubblico.
L'esposizione è nata grazie alla
raccolta di reperti archeologici pervenuti da ricerche sul territorio che, a partire dagli anni ’60, sono state effettuate dal Gruppo Speleologico e Archeologico versiliese guidato dal Prof. Bruno Antonucci, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e l’Università di Pisa. I reperti provengono esclusivamente dall’area versiliese e la loro datazione copre un arco di tempo che va
dalla Preistoria al Medioevo.
La raccolta comprende diverse sezioni: la
Paleontologica, in cui sono conservati reperti faunistici risalenti fino al Paleolitico superiore; la
Preistorica, con resti ossei umani, punte di freccia, pugnali e altri manufatti dell’industria litica, vasellame e pendagli in osso. La sezione di maggior rilievo è quella
Etrusca e Ligure, che comprende la raccolta di tutti i cippi funerari etruschi della Versilia, alcune tombe a cassetta e altre notevoli testimonianze degli insediamenti di queste popolazioni nella zona: vasellame, oggetti di ornamento personale, strumenti di lavoro. Infine, la sezione
Romana e Medievale conserva vari manufatti tra cui anfore, ceramiche, vetri, strumenti di lavoro, tombe e corredi funebri, monete.