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Collesalvetti

Collesalvetti

A due passi da Livorno, un territorio da scoprire immerso nella natura mediterranea

A fare da sfondo a Collesalvetti ci sono le forme dolci delle Colline Livornesi e una vegetazione mediterranea che, con i suoi profumi, ci racconta la vicinanza al mare.

I paesaggi di Collesalvetti sono la definizione di Toscana, con cipressi che sembrano rincorrersi nel verde e campi di grano che in estate sembrano assorbire tutto l’oro del Sole.

Al contempo siamo davanti a un paesaggio unico, che si distingue con le sue preziose risorse naturali e quelle opere che l’uomo sa ben incastonare nell’ambiente.

Cosa vedere a Collesalvetti

Di Collesalvetti si hanno tracce di presenza umana già in epoca preistorica, anche se il paese e le frazioni vicine hanno di sicuro una origine etrusco-romana. Basti pensare che passa in questi luoghi una delle vie di comunicazione più importanti della storia antica, l’Aemilia Scauri

Da visitare è la Villa Medicea di Collesalvetti, costruita probabilmente agli inizi del XV secolo e, in seguito, acquistata da Lorenzo e Giuliano de' Medici nel 1476.

Poco lontano dall’abitato si scorgono i resti dell’ottocentesco Acquedotto Leopoldino, realizzato dai Granduchi di Toscana per l’approvvigionamento idrico della città di Livorno. 

L’area archeologica Mansio Romana in località Torretta custodisce i resti di un edificio della fine del I secolo d.C., modificato nel II, III, IV secolo. Si tratterebbe di un grande impianto termale pubblico.

Nei pressi della Valle Benedetta, in località Sambuca, si può prolungare la passeggiata fino al duecentesco Eremo della Sambuca. L'edificio, situato nel cuore di un bosco, colpisce per la sua atmosfera suggestiva.

Di Collesalvetti si hanno tracce di presenza umana già in epoca preistorica, anche se il paese e le frazioni vicine hanno di sicuro una origine etrusco-romana. Basti pensare che passa in questi luoghi una delle vie di comunicazione più importanti della storia antica, l’Aemilia Scauri

Da visitare è la Villa Medicea di Collesalvetti, costruita probabilmente agli inizi del XV secolo e, in seguito, acquistata da Lorenzo e Giuliano de' Medici nel 1476.

Poco lontano dall’abitato si scorgono i resti dell’ottocentesco Acquedotto Leopoldino, realizzato dai Granduchi di Toscana per l’approvvigionamento idrico della città di Livorno. 

L’area archeologica Mansio Romana in località Torretta custodisce i resti di un edificio della fine del I secolo d.C., modificato nel II, III, IV secolo. Si tratterebbe di un grande impianto termale pubblico.

Nei pressi della Valle Benedetta, in località Sambuca, si può prolungare la passeggiata fino al duecentesco Eremo della Sambuca. L'edificio, situato nel cuore di un bosco, colpisce per la sua atmosfera suggestiva.

Nei dintorni

Condiviso con i comuni di Livorno e Rosignano Marittimo, c’è il Parco dei Monti Livornesi, un’area protetta di più di mille ettari animata da cinghiali, volpi e donnole che si muovono tra colorate ginestre, boschi di lecci e sugheri. 

Vitale è anche l’Oasi della Contessa, una Riserva Naturale Regionale ultima testimonianza di palude costiera in questa zona. Attrezzata per il birdwatching, permette di attendere il riposo di numerose specie che fanno di questo luogo un punto di sosta durante la migrazione. Con visite guidate e laboratori si può fare la conoscenza di aironi, ghiandaie marine, ma anche scoprire la caratteristica vegetazione di questa magnifica oasi.

A piedi, in bici o cavallo si può arrivare a Livorno sul tracciato dell’antico Acquedotto Leopoldino, che parte da Colognole e, passando per boschi e torrenti, arriva fino al mare.

Condiviso con i comuni di Livorno e Rosignano Marittimo, c’è il Parco dei Monti Livornesi, un’area protetta di più di mille ettari animata da cinghiali, volpi e donnole che si muovono tra colorate ginestre, boschi di lecci e sugheri. 

Vitale è anche l’Oasi della Contessa, una Riserva Naturale Regionale ultima testimonianza di palude costiera in questa zona. Attrezzata per il birdwatching, permette di attendere il riposo di numerose specie che fanno di questo luogo un punto di sosta durante la migrazione. Con visite guidate e laboratori si può fare la conoscenza di aironi, ghiandaie marine, ma anche scoprire la caratteristica vegetazione di questa magnifica oasi.

A piedi, in bici o cavallo si può arrivare a Livorno sul tracciato dell’antico Acquedotto Leopoldino, che parte da Colognole e, passando per boschi e torrenti, arriva fino al mare.

Eventi

Per tutto l'anno nel territorio di Collesalvetti si svolgono eventi, sagre e manifestazioni di vario tipo. A settembre, ad esempio, si svolge la consueta Fiera paesana: un appuntamento nato per valorizzare le produzioni agricole del territorio e che, col tempo, ha dato spazio anche all’artigianato e agli antichi mestieri. Nello stesso periodo, nella frazione di Nugola, si tiene la rassegna “Settembre di..vino”, con degustazioni e incontri con le aziende vitivinicole.

Per tutto l'anno nel territorio di Collesalvetti si svolgono eventi, sagre e manifestazioni di vario tipo. A settembre, ad esempio, si svolge la consueta Fiera paesana: un appuntamento nato per valorizzare le produzioni agricole del territorio e che, col tempo, ha dato spazio anche all’artigianato e agli antichi mestieri. Nello stesso periodo, nella frazione di Nugola, si tiene la rassegna “Settembre di..vino”, con degustazioni e incontri con le aziende vitivinicole.

Piatti e prodotti tipici

Collesalvetti è conosciuta per le sue numerose aziende agricole e agrituristiche. Seguendo la Strada del Vino della Costa degli Etruschi, s’incontrano i vasti e collinari vigneti di Nugola. Qui si produce vino da tempo immemorabile: sono per lo più basati su sangiovese e trebbiano, con la presenza dei più moderni syrah, merlot e vermentino, che ben si accompagnano con i prodotti sapidi dell’entroterra livornese. 

Collesalvetti è conosciuta per le sue numerose aziende agricole e agrituristiche. Seguendo la Strada del Vino della Costa degli Etruschi, s’incontrano i vasti e collinari vigneti di Nugola. Qui si produce vino da tempo immemorabile: sono per lo più basati su sangiovese e trebbiano, con la presenza dei più moderni syrah, merlot e vermentino, che ben si accompagnano con i prodotti sapidi dell’entroterra livornese. 

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